Chi spesso, per lavoro o per sfizio, sceglie come mezzo di trasporto l'aereo e soprattutto voli low cost, con spazi ristretti, ha differenti idee sul posto da scegliere durante la tratta che lo porterà nel luogo desiderato

Il bisogno di viaggiare senza costrizioni

Per le gambe del passeggero, ryanair ha dedicato 76 centimetri, Easyjet 73 e Iberia, tanto per fare qualche esempio, solo 71.

Logico che alcuni passeggeri abbiano la preferenza per i posti vicino alle uscite di sicurezza, dove lo spazio è maggiore, e magari anche quello che guarda il corridoio, dove perlomeno da un lato, non si hanno persone vicine. Ciò non toglie che la postazione riservata al passeggero sia molto disagevole, e che non si veda l'ora di giungere a destinazione, per poter riprendere la propria libertà di movimento. In parte una novità è che, per il comfort di chi viaggia in questo modo, l'Aviointeriors, che è un azienda made in Italy che progetta interni per aerei, ha studiato dei sedili che dovrebbero essere più comodi, facendo viaggiare il passeggero in posizione "quasi in piedi".

Il progetto si chiama SkyRider 2.0

Il progetto prende il nome di SkyRider 2.0 e si riallaccia a quello del 2010, che fu scartato.

E' stato presentato alla Aircraft Interiors Expo 2018 ad Amburgo, e vorrebbe ridurre il disagio durante voli molto affollati, ripresentando una sorta di sedili su cui si prenderebbe posto come sulla sella di un cavallo, giudicati anni fa improponibili dalla US Federal Aviation Administration. I sedili di oggi sarebbero più imbottiti, e collegati al soffitto da pali fissati alla fila e al pavimento. Che inoltre questi sedili consentano alla compagnia aerea di recuperare un 20% di spazio in più, e quindi di veder aumentato il proprio guadagno, è un dato di fatto. Un portavoce di Aviointeriors assicura inoltre che i sedili sarebbero molto più leggeri, almeno del 50%, rispetto agli attuali della classe economica, facendo diminuire in questo modo i costi per la loro manutenzione.

A questa soluzione avevano già pensato Airbus nel 2003 e nel 2010, e il Ceo di Ryanair Michael O'Leary, inascoltati sino ad oggi . Uno degli intoppi alla realizzazione del progetto sarebbe costituito anche dall'evacuazione più difficoltosa al momento dello sbarco causa lo spazio ancora più contenuto, e dalla mancanza di area sotto i sedili per appoggiare gli effetti personali del passeggero, durante il volo.