La Polizia di Stato ha arrestato una banda di nordafricani minorenni che operavano nella zona di Modena commettendo diverse azioni criminali, soprattutto ai danni di anziani e donne indifese. Le indagini degli inquirenti si sono concentrate nella parte nord della città dopo un aumento esponenziale di furti e rapine: tre dei minorenni sono stati trasferiti in una comunità e due in un istituto carcerario per minori. Le indagini della squadra mobile sono iniziate tempo addietro a seguito di diverse denunce per fatti criminali commessi nella zona.
Donne e anziani nel mirino dei criminali minorenni
I cinque nordafricani minorenni operavano da tempo nella zona nord di Modena commettendo reati e furti ai danni di persone deboli e indifese, oppure istituzioni come scuole, studi medici e palestre. Secondo un comunicato stampa della Polizia di Stato, la baby gang agiva rubando auto per commettere furti con destrezza, rapine e scippi ed è stata individuata grazie alle impronte digitali lasciate sui veicoli abbandonati dopo le attività criminali. Sono stati di fondamentale importanza anche i tabulati telefonici e le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza per risalire a tutti i componenti del gruppo e arrestarli.
Modena rubavano auto per fare scippi, furti e rapine ai danni di donne e anziani, individuati da #squadramobile 5 minorenni appartenenti a una #babygang
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 11 maggio 2018
grazie anche alle impronte digitali sui veicoli rubati e abbandonati, a immagini di videosorveglianza e a tabulati telefonici pic.twitter.com/eiEuntz1et
Indagati altri nordafricani
Nel corso dell’attività investigativa della squadra mobile è stato scoperto che la banda era in realtà più ampia, con soggetti che però avevano ruoli più marginali e che non sono stati arrestati.
Si tratta di due minorenni ed un maggiorenne che nell’organizzazione criminale partecipavano alle rapine con compiti secondari. Le indagini sono iniziate dopo un aumento esponenziale delle attività criminali nella zona nord di Modena, talvolta usando la violenza e colpendo preferibilmente donne e anziani indifesi, ma non solo.
La baby gang è stata affidata in parte in comunità e in parte in carcere, nella speranza che gli episodi criminosi a Modena abbiano finalmente termine. Non è da escludere che oltre agli arrestati e agli indagati facessero parte del gruppo criminale anche altre persone e gli inquirenti sono al lavoro per indagare ed arrestare eventuali altri sospetti. La criminalità organizzata di stranieri è purtroppo una realtà concreta nel nostro Paese perché se è vero che sono moltissime le persone oneste che arrivano in cerca di una vita migliore, è altrettanto vero che vi sono molti criminali a piede libero. Le persone più pericolose sono i fondamentalisti islamici come il gruppo jihadista in Italia che finanziava armi in Siria arrestato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza.