Nel centro di Pechino si è svolto uno dei più importanti esperimenti in vista delle future esplorazioni spaziali. Abitare la luna entro il 2022 è il nuovo obiettivo della Cina. L'esperimento, durato per un anno e cinque giorni, ha visto la partecipazione gruppi da 4 studenti dell'Università Beihang, Esso ha riguardato la costruzione di un replicato di una base lunare permanente.
Per l'intera durata dell'esperimento la base è rimasta isolata dal resto del pianeta se non per il turno, circa 6 mesi, al termine del quale cambiava il gruppo che doveva vivere nella base.
Yuegon-1
Yuegong-1 (palazzo lunare) è il nome della base dato dal capo designer Liu Hong. Il "palazzo" ha vinto il record di permanenza all'interno di un sistema di supporto vitale bio-rigenerativo indipendente, abitato da persone, piante, animali e microrganismi. L'avamposto lunare sfrutta i rifiuti biologici, i quali vengono riutilizzati grazie a processi di bio-fermentazione. I volontari coltivano colture e verdure sperimentali con l'aiuto di sottoprodotti alimentari e rifiuti.
L'ossigeno e il cibo è stato prodotto dallo stabile. Esso è risultato autosufficiente al 98%. Lo stabile misura 150 metri quadrati, articolati in due moduli, dove sono collocati uffici, laboratori e zone comuni, oltre alla serra.
Europa
Il rivale numero uno dell'avamposto cinese è "Europa". Europa sarà una "stazione di rifornimento" interplanetaria che verrà utilizzata per viaggi verso Marte e per studiare l'universo. Verrà costruita con stampanti 3-D e con le materie prime già giacenti sul suolo lunare. Verrà abitato da astronauti diversi di volta in volta. Si pensa che questo progetto sia possibile dal prossimo decennio. Tutto questo sarà un'agevolazione per i viaggi interplanetari come ad esempio per Marte.
Un progetto del Massachusetts Institute of Technology infatti ha dimostrato che è possibile creare combustibile per razzi direttamente sulla luna con il ghiaccio e il gas del sottosuolo: questo rappresenta un grande risparmio per le agenzie. La Nexgen Space, pensa che potrebbe far risparmiare circa 10 miliardi per ogni anno di costruzione di ogni razzo, grazie al fatto che potrebbero "partire" con il 68% del peso in meno per poi fermarsi a fare rifornimento sulla luna. Il capo gruppo del progetto ha detto che 'il nostro obbiettivo finale è quello di colonizzare Marte e di stabilirne una presenza umana permanente nonché autosufficiente. Tuttavia è importante spianare la via nuova per lo spazio in modo da agevolare il i viaggi interplanetari'.