Possiamo veramente fidarci dei prodotti di genere alimentare esposti in vendita nei supermercati delle grandi catene di distribuzione italiana? Non del tutto. A rivelare quella che si configura come una vera è propria truffa è stato un servizio della nota trasmissione satirica 'Le Iene', andato in onda durante la puntata di ieri, martedì 13 novembre 2018, sulle reti Mediaset di Italia Uno.

Il servizio

I giornalisti di inchiesta del programma tv serale hanno realizzato alcune riprese, servendosi di telecamere nascose, dimostrando come quasi tutti i prodotti alimentari, dopo la data di scadenza, anziché essere buttati, vengono ri-etichettati e messi nuovamente sul mercato, in bella mostra tra banconi e scaffali. Quello che si configura come un vero e proprio reato penale di truffa, non solo dal punto di vista commerciale, bensì anche per quanto concerne l'aspetto igienico-sanitario, riguarda ogni reparto dei market: la macelleria, dove la carne marcita viene tritata e ri-confezionata con una scadenza nuova, la pescheria, dove il pesce fresco invenduto viene cotto e utilizzato per la classica zuppa di pesce, la pasticceria, dove per produrre crema e panna viene usato latte scaduto o tenuto in stato di conservazione pessimo, in barba a ogni disposizione sanitaria imposta dalla normativa italiana ed europea.

Una pratica consolidata

A quanto sembra, si tratterebbe di una pratica consolidata ed estremamente diffusa, così come hanno testimoniato alcuni dipendenti di grandi catene di distribuzione. Nel servizio televisivo appare un impiegato con il volto coperto che sostiene che formaggi e altri prodotti caseari, se si presentano ammuffiti, vengono ripuliti e rimessi in vendita. Dopo il servizio realizzato dal giornalista Giulio Golia, sono arrivate centinaia e centinaia di testimonianze e segnalazioni alla nota trasmissione televisiva. Dunque, non si tratterebbe affatto di un caso isolato, bensì di una vera e propria serie di orrori, dove la merce marcita o scaduta viene poi rielaborata nel reparto gastronomia, dove vengono preparati alimenti già pronti per essere mangiati.

E se qualche acquirente si lamenta del cattivo stato della merce in vendita, ecco che partono regali e rimborsi da parte del supermercato. Oltre a configurarsi come reato penale, la vicenda preoccupa anche dal punto di vista della salute pubblica, perché merce deperita o andata alla malora può causare intossicazioni alimentari e malattie gravissime come la salmonellosi.