I militari dell'arma dei carabinieri del reparto speciale dei N.A.S. (acronimo che sta per Nucleo Anti Sofisticazione) del comando provinciale di Napoli, unitamente al personale altamente specializzato dell'A.S.L. (Azienda Sanitaria Locale), nell'ambito di attività di controllo e sicurezza del territorio, hanno compito una lunga serie di ispezioni igienico-sanitaria in diversi ristoranti, esercizi commerciali, pasticcerie, macellerie, gelaterie e altri locali della provincia di Napoli, che hanno portato al sequestro di generi alimentari e, in un caso, anche alla chiusura definitiva dell'attività commerciale.

Sequestrati cibo e vino a Pomigliano

Al termine delle operazioni di controllo e verifica, le forze dell'ordine hanno proceduto alla chiusura amministrativa del deposito di generi alimentari di un noto locale di pizzeria e ristorazione di Pomigliano d'Arco, in quanto i locali adibiti alla conservazione del cibo sono risultati sprovvisti delle necessarie autorizzazioni e dei requisiti strutturali e igienico-sanitari previsti dalla normativa nazionale attualmente vigente. I militari dell'arma, inoltre, hanno posto sotto sequestro giudiziario ben 45 litri di vino e generali alimentari per un totale di circa cinque chilogrammi (prevalentemente prodotti vegetali e ittici), risultati sprovvisti di qualsiasi etichetta e/o altra informazione utile a tracciarne la provenienza alimentare, così come impone la legislazione della comunità europea.

Il ristorante-pizzeria in questione è molto apprezzato e sempre frequentatissimo a Pomigliano d'Arco, grazie anche alla sua posizione strategica, a metà strada tra il rione cittadino della ricostruzione e la frazione Tavernanova di Casalnuovo.

I Nas anche a Ottaviano, Frattaminore e Visciano

I carabinieri dei N.A.S. sono intervenuti anche ad Ottaviano, piccolo centro abitato dell'hinterland vesuviano, per ispezionare due esercizi commerciali: un'attività di catering, sita in via Prisco e una pasticceria/gelateria in via Ferrovie dello Stato.

L' operazione condotta dai militari dell'arma ha portato, nel primo locale controllato, al sequestro di circa sessanta chilogrammi di generi alimentari di diverso tipo, tra cui anche preparati gastronomici come arancini, panini, semifreddi, verdure, tranci di carne e di pesce, tutti privi dei requisiti di tracciabilità alimentare, nel secondo negozio perquisito la chiusura dell’intera attività, considerato il pessimo stato igienico-sanitario della struttura.

Un sequestro di 80 chilogrammi di alimenti è avvenuto anche in una macelleria di via XXIV Maggio, a Visciano (Cittò metropolitana di Napoli). In questo caso la carne in vendita non soddisfava i requisiti previsti dalla legge italiana. Infine, sequestrati 360 kg di carne (salami, zuppa forte, sugna, culatelli e capocolli) per assenza delle etichette di tracciabilità anche in una macelleria di Frattaminore.