Era convinto di avere una missione che, secondo lui, sarebbe riuscito a portare a termine. John Allen Chau, un missionario americano di 27 anni, di Vancouver, nella provincia canadese della Columbia Britannica, è morto ucciso dagli indigeni dell'isola di North Sentinel Island. Si tratta di uno dei posti più pericolosi del mondo. E' infatti vietato avvicinarsi all'isola, in quanto la popolazione che vi abita, i Sentinelesi appunto, non gradiscono gli stranieri.

Tale popolazione non vuole avere contatti con la civiltà, e rifiuta categoricamente ogni intrusione. Anche importanti emittenti televisive hanno provato a documentare la tribù, ma pure a questi ultimi non è andata benissimo. L'isola si trova al largo dell'arcipelago delle Isole Andamane, di cui fa parte, al largo della costa indiana, nel Pacifico.

Giovane aggredito e legato con una corda

Secondo quanto si apprende dal quotidiano britannico Daily Mail, che ha raccontato la vicenda, il giovane ha raggiunto le vicinanze dell'isola in canoa, accompagnato dai pescatori della zona. Poi ha deciso di sbarcare su North Sentinel Island.

Dopo essere sceso dall'imbarcazione, si è recato nell'isola, ma quasi subito è stato raggiunto dagli indigeni. Questi avrebbero cominciato a colpirlo con le frecce, poi lo hanno legato e trascinato via. Gli abitanti dell'isola non erano ovviamente a conoscenza delle buone intenzioni di John, che voleva solo convertire al cristianesimo i Sentinelesi. Almeno questo ha dichiarato un suo amico al Daily Mail. Il giovane desiderava infatti molto incontrare questa tribù. Un conoscente, che lo aveva incontrato sul Londra-Phoenix, ha dichiarato che quando si è trovato a parlare con il missionario, era rimasto sorpreso che Chau volesse recarsi da quelle parti. Al progetto per raggiungere le isole pare che John stesse lavorando da tre anni.

Tutti lo ricordano come un tipo cordiale e simpatico

Chau era il classico bravo ragazzo, impegnato ad aiutare il prossimo e profondamente cristiano. Gli amici e i conoscenti lo ricordano come un tipo cordiale e simpatico, il carattere forse ideale per un missionario. Ha addirittura lavorato con la FEMA per aiutare le vittime dell'uragano Katrina. Amava insomma i posti e le situazioni difficili, e forse per questo la proibita isola di North Sentinel era un suo obiettivo. La cosa più incredibile di tutta questa vicenda, è che gli autori del misfatto, gli indigeni, non potranno essere condannati, in quanto è vietato avere contatti con queste tribù proprio per proteggerli dalle minacce esterne e per preservare il loro mondo.