Tutto era pronto per cominciare la tradizionale recita di Natale nella Scuola elementare Albani Roccella a Gela, uno dei quartieri più difficili della cittadina siciliana. Lunedì mattina i bambini, vestiti da angioletti, si erano già disposti in fila, pronti ad eseguire una serie di canti tradizionali delle festività, quando improvvisamente è successo l’impensabile. Due mamme, in pessimi rapporti tra loro già da tempo, hanno iniziato a litigare per futili motivi.

In buona sostanza le donne si contendevano il posto migliore da dove poter filmare con gli smartphone le esibizioni dei figli. E proprio i telefonini degli altri genitori hanno ripreso la lite nel momento in cui lo scontro è degenerato. Dalle parole si è passati alla violenza con schiaffi, spinte, pugni e calci mentre si scatenava il panico nella sala.

La rissa è proseguita all'esterno della scuola

La rissa tra le due donne, infatti, si è presto allargata ai loro congiunti, presenti anche loro per assistere alla recita. Mentre il litigio andava avanti è cominciato un fuggi fuggi generale che ha interessato i numerosi spettatori ed i loro piccoli, molti dei quali piangevano spaventati per la scena alla quale avevano appena assistito.

Per fortuna, nonostante la tensione, l’evacuazione della sala è avvenuta senza ulteriori incidenti.

Anche le due fazioni di litiganti si sono trasferite all’esterno della scuola dove hanno continuato a battibeccare tra loro. Qualcuno ha chiamato le forze dell’ordine. Nel giro di pochi istanti sono giunte sul posto due volanti della polizia. I protagonisti principali dello scontro – tutti col corpo segnato da graffi e contusioni per le botte prese – sono stati accompagnati in commissariato per essere identificati ed eventualmente denunciati alla magistratura.

La recita scolastica rinviata di un giorno

Nel frattempo, riportata la calma, gli alunni della scuola elementare sono stati riaccompagnati in classe dalle loro maestre mentre gli agenti acquisivano dagli altri presenti i filmati fatti con i telefonini per poter meglio individuare tutti coloro che avevano partecipato alle violenze.

La recita è stata rimandata di un giorno. Questa mattina tutti i bambini si sono ritrovati per portare finalmente a termine la rappresentazione perché, come ha spiegato la preside Rosalba Marchisciana, “la scuola non si deve arrendere” di fronte ad episodi simili. Così è stato importante ristabilire al più presto il clima di normalità tra quelle mura dopo il pessimo esempio dato dai piccoli da quei pochi adulti.

La dirigente scolastica ha annunciato anche che l’istituto che dirige intende costituirsi come parte civile nel caso in cui si arrivi ad un processo contro i responsabili di questo brutto episodio.