Alessandro Elisei (11 anni al momento della morte) potrebbe non essere deceduto a causa di un incidente; si tratterebbe, invece, di un vero e proprio caso di omicidio. Questa è la nuova ipotesi degli inquirenti circa la morte del ragazzino, il cui decesso risale al 3 ottobre di due anni fa. Il bambino venne trovato senza vita sul fondo di un canale a Maccarese, tra Roma e Fiumicino.

Nonostante il tempo trascorso, le dinamiche sulla morte del giovane Alessandro rimangono irrisolte, almeno per il momento. Le indagini hanno analizzato più strade: da quella dell'incidente a quella (addirittura) del suicidio, ma finora non è stato possibile ricostruire la vicenda con le dovute certezze. Proprio per questo motivo, il pm che si occupava del caso aveva chiesto che fosse archiviato.

Alessandro Elisei: i genitori non si sono mai arresi

Nonostante tutto, i genitori di Alessandro Elisei non si sono mai arresi, battendosi per il trionfo della verità sul caso di morte del loro bambino. Grazie all'eccellente lavoro del legale che li assiste, l'avvocato Andrea Rossi, i familiari dell'undicenne sono riusciti a far riaprire le indagini.

Questa volta, tuttavia, proseguiranno verso una strada ancor più inquietante: quella dell'omicidio volontario.

È d'uopo chiarire che al momento nessun nome è stato iscritto nel registro degli indagati ma gli inquirenti, lavorando su questa ipotesi, analizzeranno di conseguenza tutti gli scenari possibili e immaginabili. Sarebbe solo questione di tempo, dunque, e se le indagini andranno come previsto, potrebbero essere aggiunti nuovi tasselli per arrivare alla ricostruzione reale dei fatti. Una storia, quella di Alessandro Elisei, che potrebbe essere più terribile di quella che si immaginava all'inizio.

Un bambino innocente

Ma chi era in verità Alessandro Elisei? Che cosa è accaduto a questo bambino senza colpe?

E come ha operato la sua famiglia per ottenere la riapertura delle indagini? Bisogna fare un po' di storia per comprendere il tutto. Il 3 ottobre 2016 Alessandro andò a mangiare a casa di sua nonna dopo aver terminato le lezioni a scuola. Durante il pomeriggio andò a giocare con gli amichetti. Il paese dove viveva Alessandro è piccolo, una zona in cui tutti si conoscono. Di conseguenza, i minorenni sono abituati a giocare per le strade da soli, senza particolari preoccupazioni da parte dei genitori.

Le stranezze iniziarono nel momento in cui la nonna non vide rientrare il nipotino. Preoccupata, l'anziana signora diede subito l'allarme. Partirono immediatamente le ricerche, ma terminarono purtroppo dopo poche ore con il ritrovamento del corpo senza vita del bambino.

A trovare il cadavere dell'undicenne fu un poliziotto che si gettò nel canale sperando in qualche modo di salvare il ragazzino. L'autopsia accertò che l'Elisei era morto annegato.

Ombre dal passato

Gli investigatori iniziarono le opportune indagini e scoprirono alcune ombre sul passato di Alessandro Elisei. Il ragazzino frequentava le medie ed era seguito da alcuni insegnanti di sostegno. Alcuni testimoni auditi dagli inquirenti descrissero Alessandro come un minore in difficoltà.

Addirittura qualcuno affermò che il piccolo avesse istinti suicidi, tanto che avrebbe espresso in più di un'occasione il desiderio di farla finita. Una possibilità respinta con assoluta certezza da parte della sua famiglia.

Poi emersero comprensibili interrogativi sulla morte del piccolo: Alessandro morì scivolando in acqua per sbaglio, oppure fu spinto (magari) accidentalmente?

Un video potrebbe contenere la soluzione del caso

Il legale della famiglia Elisei ha chiesto ai giudici di accertare la possibile esistenza di un video che potrebbe contenere la soluzione del caso di morte di Alessandro. Quando gli inquirenti interrogarono i compagni di scuola del ragazzino, una bambina fece una clamorosa dichiarazione.

La piccola raccontò che il giorno della morte di Alessandro, qualcuno avrebbe filmato gli ultimi minuti di vita dell'undicenne. Costui sarebbe un ragazzino compagno di giochi dell'Elisei. Questo video sarebbe stato condiviso addirittura tramite WhatsApp e caricato su YouTube. Sarebbe stato il fratello maggiore di colui che aveva filmato la morte di Alessandro a cancellare definitivamente il video in questione. Le indagini proseguono.