I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli hanno arrestato un 32enne, incensurato, di cui non sono state rese note le generalità per motivi di privacy, per atti persecutori nei confronti della ex moglie. L'uomo è accusato di aver cercato di dare fuoco all'abitazione dove la donna risiedeva qualche tempo fa, al culmine di una lite scaturita per futili motivi. Il sospettato di reato è stato bloccato dai militari dell'arma quasi in flagranza di reato, intento ancora a minacciare la ex coniuge.
La lite furibonda
Il reato contestato al 32enne, originario della provincia napoletana, è stato commesso qualche giorno fa nel quartiere di Secondigliano, estrema periferia Nord di Napoli.
I due, sposati da circa otto anni, si stavano separando ma lui, noto per essere estremamente geloso, non accettava la fine del loro rapporto. La donna, invece, vessata da anni dalle continue manie del marito era anche andata a vivere nuovamente con i suoi genitori. Ma l'uomo non aveva perso però la speranza di salvare ormai quella relazione in crisi e continuava a cercarla ossessivamente. Infine, dopo parecchie insistenze e riluttanze da parte di quella compagna di vita ormai delusa e stanca, aveva ottenuto un ultimo incontro chiarificatore dalla giovane donna. Così i due si erano dati appuntamento nella ex abitazione di lei e subito avevano cominciato a litigare furiosamente. Preso dalla rabbia l'uomo ha preso una bottiglia contenente della benzina e ha minacciato l'ex moglie di dare fuoco all'appartamento in cui la donna abitava fino a qualche tempo fa.
Le urla hanno disturbato i vicini di casa che hanno prontamente chiamato il numero di emergenza nazionale 112 appartenente all'Arma dei carabinieri.
L'intervento dei carabinieri
I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli sono intervenuti sul luogo dell'illecito proprio a seguito della segnalazione dei vicini di casa impauriti dalle urla ossessive dell'uomo.
I militari dell'arma hanno bloccato l'indagato quasi in flagranza di reato, intento ancora ad aggredire verbalmente la ex moglie, scongiurando il peggio. Le forze dell'ordine hanno arrestato l'uomo per atti persecutori e lo hanno tradotto direttamente nel carcere più vicino. Infine, la donna ha trovato finalmente il coraggio di raccontare le continue angherie subite dal coniuge per anni e ha querelato il marito, ponendo fine ai propri tormenti.