Avrebbe approfittato dello stato di debolezza fisica e della fragilità psicologica di un suo paziente ammalato di tumore per intrattenere una relazione con lui. Questa, in sostanza, sarebbe stata la colpa della dottoressa Theepa Sundaralingam, trentasettenne canadese radiata di recente dall'albo dopo un procedimento giudiziario a suo carico.

La vicenda si è consumata a Toronto dove, dopo aver diagnosticato un tumore ad un paziente, la donna avrebbe iniziato una relazione amorosa con lui che, però, nel giro di poche settimane sarebbe degenerata in una serie di atteggiamenti minacciosi rivolti all'uomo.

Infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Messaggero", il medico sarebbe finito nei guai perché da alcuni referti sarebbe emerso che avrebbe sfruttato lo stato di debolezza in cui versava il paziente per avere dei rapporti intimi con lui. La 37enne lo avrebbe dapprima cercato e contattato sui social network e, in un secondo momento, tra i due sarebbe iniziata anche una frequentazione, fino ad avere degli incontri clandestini in ospedale.

Theepa Sundaralingam radiata dall'albo

La vicenda fra la dottoressa canadese e il paziente ammalato di cancro è finita in un'aula di tribunale, dove è emerso che la donna avrebbe sfruttato in suo favore il proprio ruolo e anche lo stato di debolezza psicologica del malato per avere dei rapporti con lui.

Al termine del procedimento giudiziario, il giudice John Langs, definendo la 37enne colpevole di abusi perpetrati ai danni di un uomo "estremamente vulnerabile che soffre di una malattia potenzialmente letale", l'ha condannata a versare un risarcimento alla vittima e a sostenere economicamente tutte le spese legali. Inoltre la Sundaralingam è stata radiata dall'albo, dunque non potrà più esercitare la professione medica.

La testimonianza dell'uomo malato di cancro

Il paziente è stato ascoltato in tribunale, dove ha raccontato quanto accaduto in questi mesi tra lui e la dottoressa di Toronto. Ha affermato innanzitutto che, dopo i primi incontri, ha cominciato ad accusare dei sensi di colpa e a sentirsi piuttosto debole.

La situazione, inoltre, sarebbe peggiorata in seguito all'atteggiamento minaccioso della donna, la quale avrebbe intimato all'uomo che gli avrebbe interrotto le cure se non avesse più avuto rapporti con lei.

Allo stesso tempo, parlando del suo stato di frustrazione in quei momenti, la vittima ha aggiunto che se avesse raccontato in giro che aveva una relazione clandestina con il suo oncologo, sarebbe stato etichettato come un "latin lover", definizione che non si addice affatto alla sua personalità e che ha contribuito a suscitare in lui una condizione di disagio emotivo. Proprio per questo motivo, Theepa Sundaralingam è stata riconosciuta quale "manipolatrice di un paziente in stato di bisogno".