Un'altra storia relativa al cosiddetto "revenge porn" arriva questa volta dal napoletano, precisamente da San Giorgio a Cremano, dove la vittima è un uomo di 40 anni, le cui generalità ovviamente non sono state diffuse. L'uomo, secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, martedì sera ha postato un messaggio su un gruppo Facebook del suo paese, informando così i suoi compaesani di volersi togliere la vita.

Erano circa le 22:00 quando è scattato l'allarme, il soggetto pare che sia molto conosciuto in paese, e per questo la gente ha fatto numerose chiamate al centralino della Polizia per informarla di quello che stava succedendo. Come constatato poi dai militari, il 40enne non soffriva di una crisi depressiva, ma era stato vittima di un ricatto sulla Rete.

L'uomo ha denunciato l'accaduto

Secondo quanto emerso dall'attività investigativa degli agenti, l'uomo aveva scambiato sul web dei messaggi piuttosto bollenti con una certa 25enne di nome "Serena". La stessa lo aveva convinto, nel giro di pochi giorni, a portare le conversazioni su argomenti sempre più piccanti.

Ci sarebbero anche alcuni filmati decisamente espliciti che sarebbero finiti in Rete. A questo punto "Serena" avrebbe chiesto all'uomo circa 1.500 euro: se il 40enne non avesse pagato le conversazioni e le immagini sarebbero finite su tutti i gruppi.

L'uomo è stato colto dalla disperazione, ovviamente perché non aveva tutto quel denaro con sé. Preso quindi da un senso di profondo sconforto, ma anche di paura, per quanto subito, il giovane ha scritto la seguente frase sui social: "Addio sangiorgesi, questa sera mi ammazzo". Il caso dell'uomo non sarebbe l'unico avvenuto nella zona, e dietro il nome, del tutto fittizio di "Serena", ci potrebbe essere, secondo chi indaga sul caso, una banda specializzata in questo tipo di truffe.

Agenti intervenuti poco dopo

Dopo aver ricevuto numerose chiamate d'emergenza, due agenti si sono recati a casa dell'uomo. Per prima cosa i poliziotti lo hanno tranquillizzato, poi l'uomo ha spiegato loro la triste vicenda. Mercoledì mattina si è recato in Procura a denunciare quanto gli è accaduto, almeno così riporta il quotidiano napoletano Il Mattino. Una vicenda che poteva avere sicuramente risvolti ben più gravi, ma che grazie all'intervento dei due "angeli custodi", così ha definito i poliziotti l'uomo, sono stati scongiurati. Una vicenda questa che ricorda quella di Tiziana Cantone. E ironia della sorte, proprio martedì scorso, l'Esecutivo ha approvato la legge che configura il "revenge porn" come un reato di natura penale.

E sempre nel napoletano, è di qualche giorno fa la notizia che una donna, vittima anch'essa di questa pratica, avrebbe addirittura denunciato Mark Zuckerberg, il fondatore i Facebook. L'ex marito della donna avrebbe infatti diffuso dei video che ritraevano i due nell'intimità su un profilo falso che, una volta chiuso dall'Autorità Giudiziaria, era stato misteriosamente riaperto.