È una storia assurda quella che arriva dalla provincia di Napoli, e precisamente da Pompei, dove una donna originaria di Lecce, in Puglia, ha deciso di agire legalmente contro il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg. Il motivo è il seguente: la donna infatti è vittima di diffusione di materiale a luci rosse da parte del suo ex compagno, V.V. un 51enne campano, attualmente sotto processo al Tribunale di Torre Annunziata. I fatti avvennero cinque anni fa, ma in questi giorni è stata presentata la denuncia contro il titolare del noto social network.

Il legale della donna: 'Il profilo era stato oscurato, poi è tornato attivo'

Giancarlo Sparascio, legale della donna, ha spiegato all'agenzia Ansa la motivazione che ha portato alla denuncia contro Mark Zuckerberg. Come spiega l'avvocato, quel profilo falso, creato dall'ex della vittima nel 2014, era stato in precedenza chiuso, proprio perché si era appurato che non fosse il profilo della donna, peraltro mai iscritta a Facebook fino ad allora. Due anni dopo, quello stesso profilo in cui vi erano video abbastanza spinti che ritraevano i due nell'intimità, fu riaperto. Proprio per questo la difesa della donna ritiene che l'azienda statunitense sia in qualche modo responsabile del danno recato alla stessa.

La donna, che oggi ha più di cinquant'anni, ha alle spalle un matrimonio finito e l'episodio del profilo falso e della diffusione del materiale delicato l'hanno profondamente segnata. I frame, come detto in precedenza, mostravano alcuni momenti di intimità della coppia. La signora scoprì tutto perché fu informata da terze persone di quel profilo falso esistente sulla piattaforma social.

Nuova udienza a luglio

Intanto il processo nei confronti dell'uomo continuerà nei prossimi mesi e a luglio di quest'anno è prevista la nuova udienza contro l'ex. Il processo, per competenza, è passato ora dal Tribunale di Lecce a quello di Torre Annunziata. Secondo il legale Sparascio, Facebook non ha predisposto i controlli necessari su quel profilo, che ad insaputa della vittima fu addirittura riattivato.

Sicuramente nei prossimi mesi emergeranno ulteriori particolari su questa delicata vicenda. La notizia della denuncia a Zuckerberg è immediatamente diventata virale, ed è stata ripresa dai principali quotidiani nazionali. L'azienda, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni.