Incidente a 6.300 metri di altezza, sulle montagne del Pakistan. Sabato scorso un alpinista italiano, il piemontese Francesco Cassardo, è caduto per alcune centinaia di metri mentre si trovava sul Gasherbrum VII, montagna della catena del Karacorum, sull’Himalaya. Per fortuna lo scalatore è stato soccorso da un compagno di cordata, Carlalberto Cimenti, che si è fermato con lui per tutta la notte, rimanendo in contatto con una squadra di medici.

Il ferito a quanto pare sarebbe in condizioni gravi, ma comunque stazionarie, restando lucido e vigile, tanto da riuscire a dare indicazioni ai soccorritori, coordinati da Agostino Da Polenza, nome celebre dell’alpinismo italiano. La vicenda è seguita anche dall’ambasciata italiana ad Islamabad.

La corsa contro il tempo per salvare l’alpinista

Purtroppo gli elicotteri non possono salire fino all’altezza in cui si trovano attualmente i due scalatori, a causa del pericolo che il forte riverbero genera nei mesi estivi. Quindi il piano di salvataggio prevede di riuscire a trasportare nel più breve tempo possibile l’alpinista ferito fino ad una quota più facilmente raggiungibile dai mezzi di soccorso.

Per questo motivo domenica mattina due rocciatori polacchi si sono mossi dal campo base del Gasherbrum VII con l’obiettivo di partecipare al trasferimento di Cassardo.

Al momento si sa poco dell’incidente: a quanto pare Cimenti, che aveva raggiunto la vetta ed aveva iniziato la discesa con gli sci, poco prima della caduta ha incrociato Cassardo che saliva con una certa lentezza, forse a causa dell’insufficiente periodo di acclimatamento per il giovane, giunto in Pakistan solo da pochi giorni. Dopo un po’ Cimenti ha assistito alla caduta del piemontese, che sarebbe scivolato per circa 500 metri, ed ha immediatamente chiesto aiuto per l’amico, che ha raggiunto, per prestargli le prime cure.

L’appello del fratello di Francesco Cassardo al ministro degli Esteri

Nel frattempo il fratello di Francesco ha inviato un messaggio al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, chiedendo di intervenire per accelerare la macchina dei soccorsi. Infatti i parenti temono che l’alpinista possa morire, viste le gravi condizioni di salute, se non arrivassero al più presto i medici in elicottero. Tuttavia le numerose telefonate in Pakistan ed i continui contatti con l’ambasciata non sono serviti a far autorizzare il volo che potrebbe salvare il loro congiunto. Inoltre la famiglia Cassardo, residente a Rivoli, si è già impegnata a sostenere tutte le spese necessarie per raggiungere lo scalatore rimasto bloccato ad alta quota. Nel frattempo il gruppo di alpinisti che accompagna il ferito avrebbe iniziato una lenta discesa per riuscire a portarlo in salvo.