Quella che pende sul 19enne Ciro Grillo e altri tre suoi coetanei è un'accusa pesantissima, la quale arriva da una modella di origini scandinave. La donna ha infatti accusato il giovane e i suoi amici di violenza sessuale, in quanto in una villa di Porto Cervo, nota località turistica che si trova in Sardegna, i quattro avrebbero abusato di lei contro la sua volontà. I ragazzi avevano trascorso la serata in discoteca dove avevano anche bevuto qualcosa e poi avrebbero incontrato questa ragazza.
Con lei avrebbero raggiunto la residenza estiva che sarebbe di proprietà del comico genovese, e qui sarebbe accaduto il misfatto.
Tutti ragazzi della Genova 'bene'
Secondo quanto riferisce il quotidiano La Stampa, pare che tutti i giovani facciano parte della cosiddetta Genova "bene", e sarebbero tutti figli di imprenditori e gente piuttosto facoltosa. Il tutto, forse, si sarebbe svolto al termine di una serata di eccessi alcolici, anche se i ragazzi ieri, davanti al pm di Tempio Pausania avrebbero confermato l'accaduto, ma secondo quanto da loro dichiarato si sarebbe trattato di qualcosa avvenuto con il consenso di entrambe le parti.
Per cui per i giovani e la difesa non c'è stato alcun abuso. Non la pensano così invece i legali della donna scandinava: la stessa non avrebbe ancora compiuto vent'anni, per cui sarebbe coetanea proprio di Ciro e dei suoi compagni.
Gli altri indagati rispondono ai nomi di Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Dobbiamo precisare, questo per dovere di cronaca, che nei confronti di tali soggetti non è stata emessa nessuna condanna, anche perché l'inchiesta è appena cominciata. Secondo quanto si apprende dai media nazionali gli inquirenti avrebbero posto sotto sequestro i cellulari di tutti i giovani, e ci sarebbe anche un video la cui interpretazione "non è univoca", così almeno sostiene chi indaga.
Il racconto della ragazza avrebbe delle debolezze
Sempre i legali dei ragazzi spiegano che il racconto della giovane avrebbe quelle che sono considerate delle debolezze, in quanto la stessa avrebbe denunciato in netto ritardo l'accaduto. La stessa avrebbe infatti fornito il suo racconto all'autorità giudiziaria solo dopo essere tornata a Milano, circa una decina di giorni dopo la presunta violenza di gruppo, così specifica la testata giornalistica Leggo. Inoltre, dopo tale presunto episodio, la vacanza della giovane sarebbe continuata tranquillamente, e questo sarebbe dimostrato dalle foto pubblicate sulle sue pagine social. Sicuramente nei prossimi giorni, o nelle prossime settimane, ci saranno ulteriori aggiornamenti su questo episodio. Si attendono quindi ulteriori delucidazioni da parte delle autorità.