'Mambolosco snitch, 'Mambolosco amico della polizia', 'Mambolosco il 6ix9ine italiano', questi sono solo alcuni degli epiteti con cui Mambolosco – vero nome William Miller Hickman III – ha dovuto fare i conti nel corso degli ultimi anni, gli stessi durante cui è riuscito a ritagliarsi uno spazio a dir poco significativo nella scena trap italiana.
Le voci sulla presunta collaborazione con la giustizia di Mambolosco
Alla base di queste prese in giro alcune illazioni relative ad una sua collaborazione con la giustizia, che sarebbe avvenuta 11 anni fa, in seguito ad un arresto per spaccio. Queste voci sono state utilizzate per anni dai detrattori di Mambolosco per screditarlo dal punto di vista della credibilità artistica. Molti ascoltatori infatti trovavano del tutto inconciliabile l'immaginario trap presente nelle canzoni di Mambolosco con la sua attività di collaboratore di giustizia.
Ieri il trapper ha finalmente risposto per filo e per segno alle accuse, proponendo una versione dei fatti ben diversa, o meglio, più completa, rispetto a quella che per anni è circolata online.
Mambolosco: 'Questa persona minacciava mia madre'
Queste le parole dell'artista: "Undici anni fa sono stato arrestato con della marijuana, era il mio primo reato ed ero incensurato, quindi sono stato rilasciato in attesa del processo. Appena uscito ho chiamato una persona a cui dovevo dei soldi, duemila euro, una cifra da niente. Gli ho spiegato la situazione, manifestando l'intenzione di saldare il debito, allo stesso tempo però l'ho invitato a non farsi sentire, vista la situazione, era ovviamente meglio far calmare le acque aspettando un po'. Questa persona però ha pensato che stessi provando a fregarla. A questo punto ha iniziato a pressarmi, chiamandomi i continuazione, io però non potevo rispondergli.
Questa persona, non contenta, ha iniziato a chiamare casa mia, pur sapendo che io abitavo da solo con mia madre. Ha iniziato a minacciare mia madre, spiegandogli chi fosse, perché dovevo dargli dei soldi e quanti dovevo dargliene".
Mambolosco scende poi nei dettagli della denuncia: "A quel punto mia madre si è comportata come qualsiasi altra madre con un figlio di 18 anni: si è presa paura ed ha denunciato questa persona. Io non sapevo nulla di questa denuncia, altrimenti avrei provato a fermare mia madre. Dopo la denuncia questa persona ha continuato a chiamare casa mia, minacciando ancora mia madre, in maniera pesante, continuando a dire per telefono che io e mia madre dovevamo dargli dei soldi per dell'erba che mi aveva venduto.
Quindi questa persona è un cog..."
Mambolosco: 'Ha fatto tutto da solo, i carabinieri hanno preso le informazioni dalle sue telefonate a mia madre'
Mambolosco ha proseguito precisando ulteriormente di non aver aver avuto nessuna informazione della denuncia da parte di sua madre. Il rapper avrebbe scoperto il fatto soltanto dopo essere stato chiamato dai carabinieri: "I carabinieri mi hanno fatto vedere i messaggi che questa persona mi mandava – ha sottolineato il trapper – le registrazioni delle telefonate che mi faceva, le telefonate che faceva a mia madre minacciandola e dicendogli tutto. Quindi ha spiegato tutto lui, ha fatto tutto da solo, ha detto tutto lui nelle chiamate. Gli agenti mi hanno spiegato che se non avessi confermato quello che questa persona diceva nelle telefonate, mia madre sarebbe stata accusata di falsa testimonianza, calunnia e diffamazione. [...] Io mi sono fatto due anni e dieci mesi per questa storia".