Una brutta aggressione si è verificata questa mattina a Mesagne, in provincia di Brindisi, quando un ragazzo è andato improvvisamente in escandescenza mentre si trovava in un'abitazione in cui c'erano famigliari e parenti. Questi ultimi, preoccupati da quello che stava succedendo, hanno chiamato subito un'ambulanza del 118 che è accorsa immediatamente sul posto. Il personale del centralino di emergenza ha quindi subito attivato l'associazione di Protezione Civile di Latiano che ha inviato il mezzo in via Enrico Toti, dove si è appunto verificato il fatto di cronaca.
Non appena ha sentito le sirene il giovane si è piazzato vicino la porta di ingresso pronto per aggredire il personale medico.
Aggressione con i coltelli
Arrivati sul posto i sanitari si sono recati subito presso l'abitazione indicata: quando hanno aperto la porta il ragazzo gli ha aggrediti senza pensarci due volte e si era anche procurato due coltelli con il quale voleva colpire i medici accorsi in suo aiuto. I due, un uomo e una donna, sono fortunatamente riusciti a sfuggire al giovane. Proprio in quel momento passava una persona alla guida di un'auto, che vedendo la scena si è fermata a prestare soccorso agli operatori sanitari, che sono stati quindi fatti salire in macchina ed allontanati dal posto.
Nel frattempo è giunta un'altra ambulanza, il cui personale medico ha provveduto a sedare il giovane, non senza fatica. Per i due operatori sanitari non ci sono state conseguenze fisiche, ma purtroppo il ragazzo ha gravemente danneggiato la prima ambulanza giunta a casa sua, rompendo i finestrini e gli specchietti retrovisori nonché diverse parti della carrozzeria.
I danni sono ancora tutti in corso di quantificazione. Dopo alcuni minuti sono anche arrivati i carabinieri e la Polizia di Stato del locale commissariato, mentre il giovane è stato portato presso l'ospedale Antonio Perrino di Brindisi, dove al momento si trova piantonato dalle stesse Forze dell'Ordine.
Il presidente dell'associazione di volontariato: 'Oggi ci è andata bene'
Quella che si è verificata questa mattina a Mesagne non è di certo la prima aggressione che si verifica ai danni degli operatori del 118. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente dell'associazione di Protezione Civile latianese, Franco Leo, il quale alla testata giornalistica locale online Brindisi Report ha dichiarato che quest'oggi "ci è andata bene" e che "ogni giorno i volontari e i dipendenti sono a rischio di aggressioni". L'uomo lamenta anche una scarsa attenzione delle istituzioni sul fatto che gli operatori sanitari debbano operare in condizioni di precarietà: spesso ad esempio, quando si verificano incidenti stradali o in altre situazioni di emergenza manca la copertura delle forze di polizia. "Questa situazione è inaccettabile" - ribadisce Leo molto dispiaciuto.