«Non c’è oggi in Europa e in Italia una condizione tale che possa far ipotizzare una chiusura delle frontiere. Sarebbe una misura veramente assurda». Sono queste le parole pronunciate, nella serata di sabato 1 febbraio, dal Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli.

È stato inoltre pubblicato in serata il nuovo bollettino della situazione, i dati forniti dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese portano il conteggio totale delle morti a 259 e quello dei contagiati accertati a quota 11.791.

Lunedì il rimpatrio degli italiani che sono in Cina

Borrelli in seguito ha anche aggiunto le misure che sono previste a partire da lunedì. Ovvero rimpatri dalla Cina, protocolli di controllo negli aeroporti anche per i voli in semplice transito. Queste sarebbero infatti, al momento, le decisoni del Comitato operativo per cercare di contenere la situazione. I 67 nostri connazionali che rientreranno da Wuhan lunedì, verranno trasferiti nel centro Olimpico della città militare a Roma. Il volo dovrebbe arrivare all'aeroporto di Pratica di Mare nella primissima mattinata di lunedì 3 febbraio.

Intanto c'è da ricordare la presa di posizione del ministro della Salute del Governo Italiano Roberto Speranza: "Su questa situazione vogliamo dare un messaggio di serenità, il nostro servizio sanitario nazionale è molto forte, abbiamo un livello di attenzione molto alto, abbiamo interrotto i collegamenti con la Cina.

Dobbiamo rimanere uniti quando ci sono queste vicende che coinvolgono tutta la comunità".

Poi il ministro Speranza, senza citarlo, lancia una frecciata a chi aveva accusato di incapacità il governo: "Non ci si divide tra maggioranza e opposizione, non inseguo chi lucra su questa vicenda, dobbiamo giocare tutti insieme questa partita e vincerla. Abbiamo dichiarato lo stato di emergenza sanitaria, sono stati attivati gli strumenti normativi previsti nel nostro paese in queste situazioni come era già avvenuto nel 2003 in occasione dell'infezione Sars".

Un numero verde di pubblica utilità a disposizione dei cittadini

Intanto il ministero della Salute ha attivato una commissione permanente. Ogni giorno vengono coordinate insieme alle istituzioni internazionali le azioni per cercare di limitare la diffusione del virus.

Tutto ovviamente è svolto in costante collegamento con l'Organizzazione mondiale della Sanità.

Il ministero, sempre nell'ottica di voler fornire tutte le informazioni necessarie per la cittadinanza, ha potenziato anche un numero verde che può essere utilizzato per ogni necessità: al numero 1500 si trova infatti del personale composto da operatori sanitari e mediatori culturali. Tale numero è già attivo da alcuni anni per fornire informazioni generali sanitarie, ma in questi giorni è stato potenziato specificamente per i cittadini che avessero domande sul Coronavirus.