Attimi di panico venerdì pomeriggio nella chiesa di San Francesco d’Assisi, nel popoloso quartiere periferico di Sestri Ponente, a Genova. Un folle è entrato nell’edificio sacro e si è scagliato contro il sacerdote che in quel momento stava celebrando la messa, urlando frasi sconnesse: l’uomo brandiva un’arma da taglio, una specie di mannaia con una lama lunga 40 centimetri. I presenti l’hanno sentito dire “sono il diavolo, sono Satana” e poi ancora “ho paura, non lasciatemi solo, statemi vicino” mentre si avvicinava a don Giobatta Delfino, 85 anni, parroco fino al 2015 e ancora oggi molto amato dai fedeli.

Naturalmente si è scatenato il panico tra chi era in chiesa, circa una decina di persone. A quel punto suor Divja Naduvilathajil, 30 anni, indiana originaria del Kerala, è intervenuta per difendere l’anziano prete e cercare di fermare lo squilibrato, che però l’ha colpita più volte al collo, ferendola gravemente, prima di calmarsi.

La suora è stata trasportata nell’ospedale di Sampiedarena in codice rosso

L’aggressore è un 57enne italiano che vive nei pressi della chiesa, conosciuto da tutti nel quartiere. L’uomo, che soffre di disturbi psichici, è stato calmato dallo stesso don Giobatta prima che arrivassero gli agenti della squadra mobile di Genova per arrestarlo. A quanto pare l’assalitore avrebbe perso i genitori da poco tempo e avrebbe ricevuto sostegno proprio dalla comunità della parrocchia.

“Lo conosco sin da piccolo – ha dichiarato al 'Secolo XIX' l’anziano sacerdote – ho anche celebrato il suo battesimo e, recentemente, il funerale dei suoi cari”. Lo squilibrato avrebbe anche cercato di aggredire i poliziotti al loro arrivo in chiesa, ma per fortuna non è riuscito a ferire altre persone. Nel frattempo la suora colpita gravemente al collo è stata trasportata all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, dove è stata ricoverata in codice rosso.

Don Giobatta, invece, ha deciso di continuare a celebrare la messa in una cappella adiacente, anche per tranquillizzare i fedeli che avevano assistito a quanto accaduto.

Una suora dal carattere di ferro

Nelle ore successive all’aggressione le condizioni di suor Divja sono migliorate. La religiosa ha raccontato alle consorelle di non aver avuto esitazioni quando ha visto quell’uomo entrare in chiesa durante la messa urlando frasi prive di senso e avvicinandosi al sacerdote: così si è scagliata davanti al vecchio prete, per proteggerlo, mentre la lama di quel grosso coltello continuava a vibrare nell’aria.

È stata colpita più volte al collo: si è salvata la vita solo per pochi millimetri. “È sempre calma e tranquilla, ma ha un carattere forte e deciso – spiega al 'Secolo XIX' la madre superiora delle figlie della Divina Provvidenza di don Daste – mentre le altre consorelle si stavano allontanando, lei non ci ha pensato un secondo”. Ed è stata lei stessa a rassicurare tutti: “Sto bene, non è niente” ha detto mentre le prestavano i primi soccorsi. Nelle ultime ore la suora ha ricevuto anche la visita del cardinale Angelo Bagnasco, mentre nella chiesa di San Francesco d'Assisi è ripresa la consueta attività parrocchiale.