Ieri mattina, 23 febraio, si sono registrati dei gravi momenti di tensione lungo l'autostrada A16 all'altezza di Candela, in provincia di Foggia. Qui alcuni ultras del Bari e del Lecce sarebbero venuti a contatto in modo casuale, ma ciò ha provocato diversi scontri, con alcuni mezzi dati alle fiamme e traffico bloccato.
In tutto sarebbero 300 i tifosi coinvolti. Nonostante in molti sostengano l'organizzazione dell'attacco sia stata pianificata dai sostenitori baresi, la Polizia di Stato ha escluso tale teoria per il momento.
Mentre continuano le indagini per comprendere le dinamiche, il sindaco di Bari dichiara "mi vergogno per loro e chiedo scusa".
Scontri in autostrada
Un vero e proprio agguato. Così sono descritti gli scontri che si sono verificati lungo l'autostrada A16. Verso mezzogiorno, alcuni ultras di Bari avrebbero incontrato casualmente dei sostenitori del Lecce. In breve tempo la situazione sarebbe degenerata in vere e proprie violenze.
Secondo una prima ricostruzione, circa 150 tifosi del Bari si trovano in viaggio verso Castellamare di Stabia, in occasione del match contro la Cavese. Qui avrebbero incontrato i due mini van ospitanti i sostenitori salentini, diretti verso la capitale per la partita Roma-Lecce.
Di conseguenza, i primi avrebbero deciso di fermare il mezzo e attaccare i leccesi. Prima hanno bloccato i due furgoni, per poi accerchiarli e darli alle fiamme. Da qui sono subentrati gli scontri, utilizzando mazze di legno e spranghe. Fortunatamente non ci sono stati gravi feriti, ma solo tanta paura tra i viaggiatori.
Il bilancio finale è di due furgoni dati alle fiamme, i vetri di alcune vetture sono stati distrutti e il traffico è rimasto bloccato per diverso tempo. Solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri ha fermato l'intera situazione. Le forze dell'ordine sono stati costretti a ricorrere ai lacrimogeni per disperdere la folla.
Le parole del sindaco
All'indomani degli scontri compiuti dagli ultras del Bari al danno dei leccesi, parla Antonio Decaro il sindaco di Bari.
All'interno di un comunicato stampa, il primo cittadino ha dichiarato il proprio rammarico e chiesto scusa a nome dell'intera città, sostenendo che "Non credo ci siano parole per commentare l'accaduto".
Inoltre, l'uomo ha espresso una dura condanna verso coloro che hanno compiuto tali violenze, in quanto esse stesse "nulla c'entrano con lo sport e i suoi valori". Ribadendo che la storia del Bari non è portatrice di tali iniziative, Decaro ha fortemente chiesto una giusta punizione per chi era coinvolto nelle violenze.
Anche il club SSC Bari ha espresso il suo parere sui fatti di ieri. Nel comunicato, la società afferma che "Ogni forma di violenza è da condannare nel modo più assoluto". Aggiungendo anche che i responsabili degli scontri non hanno a che fare con "la civiltà e la sportività della maggior parte della tifoseria barese"