Aveva fatto della sfida al pericolo la propria professione, ma il suo ultimo progetto si è concluso tragicamente. Fatale è stata l’idea di costruirsi da solo un razzo a vapore, per poter battere un nuovo record e, soprattutto, per tentare di dimostrare che la terra è piatta. Michael Hughes, meglio conosciuto come “Mad Mike”, stuntman di 64 anni, è morto sabato scorso, schiantandosi nel bel mezzo del deserto, nei pressi di Barstow, nel sud della California. Una conclusione davvero drammatica per la missione portata avanti da tempo da Hughes, che aveva raccolto fondi per progettare e costruire un razzo che gli avrebbe permesso di lanciarsi nello spazio e fotografare dall’alto la superficie terrestre.
Ma nel corso dell’operazione qualcosa deve essere andato storto, trasformando il missile in una trappola mortale per lo statunitense.
Il record battuto dallo stuntman nel 2002 e la sua passione per i razzi
Hughes non era nuovo a queste folli imprese: nel 2002 era entrato nel Guinness dei Primati guidando una limousine da tre tonnellate, che era riuscita a compiere un salto di oltre 31 metri, facendo così registrare il record mondiale in questa curiosa specialità. Ma dal 2014 si era dedicato alla realizzazione di razzi artigianali, che poi aveva pilotato, cercando di ottenere risultati sempre più eclatanti. Nel primo tentativo, effettuato in Arizona, aveva quasi raggiunto i 500 metri, per poi ricadere a terra grazie a un doppio paracadute che attutiva l’impatto con il suolo.
Una seconda missione, effettuata nel 2018 presso il deserto del Mojave, in California, aveva portato “Mad Mike” a toccare i 572 metri, dopo aver effettuato un lancio diagonale attraverso una rampa inclinata. Ma già quella volta non tutto aveva funzionato al meglio, visto che nelle fasi finali del volo lo stuntman aveva riportato un forte colpo alla schiena, per fortuna senza gravi conseguenze.
L’ultimo lancio dello stuntman
Questa volta Huges voleva arrivare molto più in alto: per battere ogni record aveva deciso di provare a raggiungere i 1.525 metri di altezza, utilizzando un razzo a vapore di sua fabbricazione, lanciato da una rampa posta su un camion. Per realizzare questo missile aveva lavorato per mesi e mesi nel giardino di casa insieme al suo assistente, Waldo Stakes, arrivando a spendere circa 18 mila dollari.
Le fasi di preparazione e l’intero esperimento sono stati ripresi dalle telecamere di un programma televisivo, Homemade Astronauts, interamente dedicato ai produttori di razzi amatoriali: la trasmissione sarebbe dovuta andare in onda sul canale scientifico Science Channel. “Questo lancio era il suo sogno – hanno spiegato sui social i responsabili dell’emittente statunitense – eravamo lì per raccontare il viaggio”.
Lo stuntman è morto dopo che il missile è precipitato nel deserto
Lo sceriffo della contea di San Bernardino ha confermato che una richiesta di intervento è arrivata intorno alle 14 di sabato scorso e che “un uomo è deceduto, dopo che il suo razzo si è schiantato nel deserto”. Su Youtube sono reperibili alcuni filmati della tragedia, che mostrano il paracadute strapparsi subito dopo il lancio, facendo precipitare il missile in pochi secondi.
Dopo la morte dello stuntman il suo addetto stampa, Darren Shuster, ha confessato che Mad Mike non era realmente un sostenitore delle teorie sulla Terra piatta: “C’eravamo inventati questa trovata solamente per farci pubblicità”, ha ammesso, smentendo così alcune delle dichiarazioni dello stesso Hughes, rilasciate ai media poco prima del lancio fatale.