La condanna e l'arresto di Vittorio Cecchi Gori mobilitano i vip, fino a creare un caso che probabilmente non si esaurirà in pochi giorni. L'imprenditore e produttore cinematografico, ex patron della Fiorentina ed ex deputato, da 20 anni afflitto da guai giudiziari, dopo una vita tra passioni ed eccessi, all'età di 77 anni è stato definitivamente condannato per reati finanziari, tra cui bancarotta fraudolenta, alla pena di otto anni di carcere che dovrebbe scontare nella casa circondariale romana di Rebibbia.

Lo scorso giovedì, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, hanno notificato a Cecchi Gori l'ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Roma. Cecchi Gori, in condizioni di salute precarie dopo l'ischemia cerebrale che lo colpì due anni fa, ha avuto un malore ed è stato ricoverato al policlinico Gemelli. Christian De Sica ha fermamente criticato l'arresto di Cecchi Gori e con lui altri vip.

Arresto di Cecchi Gori, l'intervento di Christian De Sica

Lunedì scorso, una sentenza della Corte di Cassazione ha confermato per Cecchi Gori che compirà 78 anni il prossimo 27 di aprile, la condanna della Corte d'Appello a 5 anni e mezzo di reclusione per il crac da 24 milioni di euro della casa di produzione cinematografica Safin.

Per cumulo pena di altri reati finanziari, Cecchi Gori deve scontare 8 anni, 5 mesi e 26 giorni di carcere.

Tra i primi a prendere posizione contro la detenzione dell'ex senatore, c'è l'attore Christian De Sica. A suo dire, la giustizia italiana ha parametri incomprensibili, e per esprimere questa convinzione ha fatto un paragone con il caso di Marco Vannini. Al principale imputato, Antonio Ciontoli, padre della fidanzata Martina, i giudici hanno ridotto in secondo grado la condanna portando la reclusione da 14 a 5 anni. Comunque, ora la Cassazione ha stabilito che il processo è tutto da rifare. Di fatto per De Sica è inconcepibile che a Ciontoli abbiano dato cinque anni per omicidio, mentre al produttore otto per bancarotta.

"Cecchi Gori è stato fregato da tutti nella vita. Non capisco come ragiona la nostra giustizia", ha sostenuto De Sica che considera una follia "portare in carcere un povero vecchio malato" .

Per Cecchi Gori si mobilitano anche altri amici famosi

A favore del produttore cinematografico che con il padre Mario ha scritto un pezzo di storia del cinema italiano, dai cinepanettoni di successo ai due premi Oscar vinti con Il Postino e La vita e bella, si è schierato anche 'Nonno Libero', l'attore Lino Banfi. L'attore pugliese auspica i domiciliari per Cecchi Gori, non solo perché è un fatto di età, ma di salute.E' convinto che andare in carcere possa fargli solo male. "Hanno concesso i domiciliari a gente che ha fatto cose molto più gravi".

A suo favore, anche il giornalista Giuliano Ferrara e il regista Marco Risi. Per il primo non ha minimamente sensato incarcerare Cecchi Gori.

"Per una volta la penso come Giuliano Ferrara - ha detto Risi - Vittorio Cecchi Gori è stato male, ha avuto un ictus. Questa cosa rischia di farlo stare veramente male lì dentro". Dello stesso avviso anche un altro regista, Giovanni Veronesi. Veronesi ritiene che ci vuole accortezza prima di sbattere Cecchi Gori in carcere, trattandosi di un uomo malato. "Da solo si è già punito nella sua vita", ha detto. Veronesi ha anche raccontato che l'ex produttore è stato ospite della sua trasmissione televisiva che ha fatto in autunno, ma era malconcio e riusciva a stento a camminare.

L'ex moglie Rita Rusic: 'Deve pagare, ma non morire'

Ieri pomeriggio, era in collegamento telefonico con Barbara D'Urso a Domenica Live Rita Rusic, ex moglie di Cecchi Gori con cui è stata sposata 18 anni e da cui ha avuto due figli, Mario e Vittoria. Poi lui iniziò la tormentata relazione con Valeria Marini, durata sei anni.

Da tempo, gli ex coniugi si sono riconciliati e di recente c'è stata la sorpresa che lui ha fatto a lei mentre era tra i concorrenti del Grande Fratello Vip. Rusic, attrice e produttrice cinematografica a sua volta, lo scorso giovedì l'aveva accompagnato dall'avvocato quando Cecchi Gori ha avuto la notizia dell'ordine di carcerazione. Si è sentito subito male, lei l'ha portato al pronto soccorso dell'ospedale Gemelli dove gli è stato riscontrato un edema polmonare e tachicardia, ed è stato ricoverato nel reparto di Medicina d'urgenza.

Ed è stato lì che i carabinieri, che tuttora lo piantonano, hanno formalmente eseguito l'arresto. "Lui ha tutta una serie di patologie. Abbiamo il massimo rispetto dei giudici, ma voglio far capire che Vittorio non potrebbe mai stare in un carcere. Lui non è autosufficiente nel vivere quotidiano. Deve pagare, ma non deve morire per questo", ha spiegato la Rusic.