In attesa di conoscere come si evolverà il proseguo della stagione a livello europeo, arriva un'ulteriore brutta notizia per il calcio spagnolo. Il 28 marzo è infatti deceduta la giovanissima punta dell'Atletico Madrid Christian Minchola. Aveva 14 anni ed era parte del settore giovanile della società spagnola. Nelle giovanili del club il ragazzo aveva fatto tutta la trafila, partendo dalla fase pre-Benjamin fino ad arrivare in questa stagione all'Atletico de Madrid Infantil C. Questa volta però non c'entra il coronavirus come causa della morte della giovane punta del settore giovanile dell'Atletico Madrid.

Sarebbe stata un'appendicite mal curata infatti a causare il decesso del giovane, che è spirato nella sua abitazione.

La vicinanza dell'Atletico Madrid alla famiglia Minchola

Tutta la società spagnola si è stretta intorno alla famiglia del giovane Minchola, emettendo anche un comunicato toccante sul proprio sito ufficiale. Parole che raccontano tutta la trafila nel settore giovanile dell'Atletico Madrid e che esprimono un grande dolore: "Il Club Atletico de Madrid, a nome del suo presidente, Enrique Cerezo, del suo Ceo, Miguel Angel Gil, del Consiglio di amministrazione e di tutti i suoi dipendenti, desidera esprimere le sue sincere condoglianze alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Christian Minchola per una perdita così irreparabile.

Riposa in pace".

La morte di Minchola segue quella di Garcia, allenatore delle giovanili dell'Atletico Portada Alta

Come dicevamo, la morte di Minchola non è associata all'emergenza coronavirus che sta attanagliando diverse nazioni europee. A tal proposito due settimane fa il calcio spagnolo è stato scosso da un altro decesso di un giovane allenatore di 21 anni.

Si chiamava Francisco Garcia ed era l'allenatore delle giovanili dell'Atletico Portada Alta, società di Malaga. A determinare il decesso del ragazzo fu in quel caso il coronavirus che andò a complicare un quadro clinico già delicato vista la leucemia di cui soffriva il ragazzo. Insomma due giovanissime perdite per un calcio, quello spagnolo, già falcidiato dalla pandemia in atto.

A proposito della pandemia e tornando al calcio giocato, se da una parte le varie federazioni calcistiche attendono prima di esprimersi sul proseguo della stagione dall'altra l'emergenza Covid-19 ha condotto l' Uefa a posticipare anche le finali di Europa League e Champions League che erano previste rispettivamente a Danzica il 27 maggio e ad Istanbul il 30 maggio.