In un periodo in cui non si sente che parlare altro che di morti per via di quella che è l'emergenza da coronavirus, bisogna aggiungere dolore al dolore con la notizia della prematura scomparsa di Alessandro Davoli a Brescia, precisamente nel comune di Lumezzane. Alessandro era un ragazzo di appena trentasette anni, deceduto nelle scorse ore a causa di un male incurabile che non gli ha lasciato scampo, nonostante abbia provato a battagliare fino alla fine come un leone.

Secondo quanto si apprende dal sito BresciaToday.it, il ragazzo si è spento nella notte tra lunedì 30 e martedì 31 marzo. Alessandro lascia nel dolore i suoi genitori, Silvia e Roberto, così come la giovane moglie Chiara.

Grave lutto in provincia di Brescia: muore giovane trentasettenne

Il trentasettenne era laureato in scienze motorie e svolgeva la professione di personal trainer. Era un grande amante dello sport e il suo carattere grintoso e battagliero lo ha dimostrato anche nei confronti del male incurabile che lo ha colpito. Per diversi mesi ci ha lottato contro sempre col sorriso sulle labbra e la speranza infondo al cuore, appoggiato costantemente dal sostegno dei suoi famigliari, dei suoi amici e dei suoi amati cani.

Anche nel momento in cui le terapie non davano più le giuste risposte ha continuato a crederci, ma alla fine ha dovuto fare i conti con il veloce progredire della malattia. Alessandro era molto conosciuto nel suo ambiente di lavoro, perché aveva prestato la propria professionalità in diverse palestre della città di Brescia.

Il racconto del suo amico Simone: 'Andremo a salutarlo presto al cimitero'

Nelle ultime ore sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sui social network, a testimonianza di quanto la morte del giovane abbia scosso tutti coloro i quali lo conoscevano. A provocare ancor più dolore tra i suoi amici, il fatto di non avergli potuto dare l'ultimo saluto. Simone, un suo caro amico, infatti, si è espresso così sull'episodio: 'Anche questa privazione è dura da accettare' - facendo riferimento al coronavirus - ma ci siamo già fatti una promessa.

Quando questa emergenza sarà terminata, noi amici andremo tutti insieme al cimitero per salutarlo come si deve'. Simone ha poi raccontato il suo rapporto con Alessandro, con cui si conobbe nel lontano 2004. I due giocavano entrambi per il Sarezzo, una società calcistica di Terza Categoria, e da quel momento in poi la loro amicizia non si era mai affievolita. 'L'ultima volta che io e Alessandro ci siamo visti è stato il 5 marzo, mentre sabato mi ha scritto un messaggio dicendo che sarebbe andato in ospedale, ma sembrava tutto sotto controllo', conclude Simone.