Alex Zanardi potrebbe aver perso il controllo della sua handbike a causa di una buca nell’asfalto. È questa l’ultima ipotesi sulla quale stanno indagando gli investigatori che si occupano del caso secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino. Lo scopo degli inquirenti è quello di capire se Alex possa essere finito con una ruota del suo mezzo sopra un avvallamento o una buca – magari causata dal traffico o dalle condizioni atmosferiche – finendo quindi nella corsia opposta, dove si è scontrato con il camion.
Per capire se questa ipotesi possa essere fondata si attendono le rilevazione effettuate dai carabinieri, che potranno fornire maggiori dettagli sulle condizioni in cui si trova il manto stradale della provinciale 146.
Sequestrato il ciclocomputer di Marcello Bartolozzi
Oltre all’analisi dei rilievi fotografici effettuati sulla strada, gli investigatori hanno anche sequestrato il ciclocomputer presente sul mezzo di Marcello Bartolozzi, un uomo di 66 anni che seguiva Alex Zanardi durante la staffetta e che è stato testimone dell’incidente. L’obiettivo degli inquirenti è quello di capire la velocità raggiunta dal mezzo dell’ex pilota di F1 per ricostruire la dinamica dell’incidente.
Anche l’handbike di Alex è stata sequestrata per essere analizzata e individuare eventuali guasti o cedimenti nella stessa, magari compatibili con l’ipotesi di essere incagliati in una buca o avvallamento del manto stradale. Soltanto un’accurata perizia - effettuata su tutte le prove raccolte - potrà dunque fornire risposte sulle cause dello scontro con il camion.
L’handbike di Zanardi è facilmente soggetta a sbandamenti
Come spiegato sempre da Il Mattino, il tipo di mezzo usato da Alex Zanardi è quello da competizione pertanto presenta caratteristiche molto particolari, ricercate dai professionisti di questo sport. Una delle particolarità di questo tipo di handbike è l’assenza di uno schienale, pertanto l’atleta assume una particolare postura.
Il telaio in carbonio, oltre ad essere molto leggero, è studiato in modo da permettere l’uso dei muscoli del tronco per incrementare maggiormente la velocità.
Questo aspetto, tuttavia, aumenterebbe anche la propensione dell’handbike ad essere soggetta a sbandate, richiedendo un grande controllo da parte dell’atleta, ma compensando al tempo stesso la carenza di equilibrio del pilota. Ecco dunque il motivo per cui, una semplice imperfezione dell’asfalto – come ad esempio una buca – potrebbe aver causato la perdita di controllo del mezzo anche a un professionista serio e preparato come Zanardi.
Le condizioni di Alex sono stabili, in settimana potrebbe essere risvegliato
Mentre gli investigatori proseguono le indagini sull’incidente, dall’ospedale arrivano giornalmente aggiornamenti sulle condizioni di Zanardi.
L’atleta si trova sempre in prognosi riservata e non ci sono state variazioni nel quadro clinico. Sono ormai oltre otto giorni che l’ex pilota si trova in coma farmacologico e i medici dell’ospedale di Siena – che lo hanno in cura – monitorano costantemente gli eventuali progressi.
In settimana si valuteranno le condizioni di Alex Zanardi per decidere se risvegliarlo o meno, in base anche al quadro neurologico. Quest’ultimo aspetto è quello che preoccupa maggiormente i medici ma, come da loro stessi affermato qualche giorno fa, più passa il tempo senza riscontrare peggioramenti nelle condizioni di salute di Alex, più aumenta anche la speranza che l’atleta si riprenda.
I colleghi e i fan del campione bolognese continuano a sperare di vederlo nuovamente a bordo della sua handbike.