Per il governo "la riapertura delle scuole è fondamentale". Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un'intervista al quotidiano Il Messaggero di oggi, domenica 28 giugno. Secondo quanto affermato dal ministro, la riapertura dovrà avvenire in totale sicurezza.

Roberto Speranza: ‘Lavoreremo per garantire il ritorno alle lezioni’

Il ministro Speranza, intervistato oggi da Il Messaggero, ha espresso la propria fiducia riguardo al ritorno degli alunni a Scuola a settembre. Un primo passaggio importante, in questo senso, è stata la convergenza sulle linee guida tra governo e regioni, province e comuni.

Il ministro della Salute ha illustrato anche che è stato previsto lo stanziamento di un ulteriore miliardo di euro da destinare alla scuola; l’intento è quello di trasformare questa situazione di crisi in una potenziale opportunità.

Inoltre, Speranza ha auspicato un rapporto sinergico tra gli istituti scolatici e le strutture di prevenzione delle Asl: "Scuola e sanità devono lavorare insieme".

Le misure previste per il rientro in aula a settembre

Come indicato dal Comitato tecnico-scientifico verrà attuato il distanziamento sociale tra gli studenti di un metro. Gli investimenti previsti avranno la finalità di accrescere il personale e rendere disponibili locali negli istituti scolastici. Inoltre, in riferimento all’uso delle mascherine, il ministro Speranza ha sottolineato anche in questa occasione che è tuttora in vigore un Dpcm che stabilisce l’utilizzo – dai sei anni di età in su - "delle mascherine nei luoghi al chiuso aperti al pubblico".

Verranno programmati ingressi scaglionati, con la finalità di evitare assembramenti. E potranno essere previsti provvedimenti differenziati per regioni. Infine, il governo sta valutando due ipotesi in riferimento ai tamponi: sottoporre il personale a test per rilevare la positività al Coronavirus prima della apertura delle scuole, oppure lo svolgimento di tamponi molecolari durante l’anno accademico a campione.

Speranza: 'Il virus non è scomparso'

Il ministro della Sanità, nell’intervista rilasciata a Il Messaggero, ha sottolineato che i focolai tuttora in essere indicano che il "virus non è scomparso", e che è stato predisposto un sistema di monitoraggio più ‘efficace che ci consente di individuare i problemi’. In questi mesi, infatti, il personale sanitario ha aumentato le sue conoscenze sulla Covid-19 e, quindi, ora è possibile "combatterlo meglio".

Speranza ha elogiato il comportamento responsabile degli italiani durante la fase di lockdown, e ha affermato che è fondamentale, anche in questa fase, utilizzare i dispositivi di protezione individuali, mantenere il distanziamento e avere cura dell’igiene delle mani.