Un paracadutista di 31 anni, Emanuele Vetere è stato trovato privo di vita nella notte tra giovedì e venerdì in una zona periferica di Piombino, in provincia di Livorno. Il corpo del giovane, originario di Vizzolo Predabissi, piccolo comune dell’hinterland di Milano, è stato scoperto da alcuni suoi commilitoni del Col Moschin, il battaglione d’assalto della Brigata Folgore, in località Perelli nei pressi di un traliccio alto all'incirca 70 metri. Il palo dell’alta tensione, attualmente utilizzato da operatori telefonici, si trova a pochi passi dall'area recintata di una vecchia centrale elettrica, ora in disuso.

I carabinieri, che indagano sull'accaduto, ritengono che la vittima possa essere deceduta nel corso di un lancio eseguito di notte da solo: infatti Emanuele praticava come hobby il base jumping, uno sport estremo che consiste nel gettarsi nel vuoto col paracadute da edifici, ponti e tralicci.

La scoperta del corpo del paracadutista

A dare per primi l'allarme sono stati proprio i colleghi del paracadutista che lo attendevano a cena a Livorno: quando Emanuele ha iniziato a tardare, i commilitoni hanno capito che poteva essergli successo qualcosa. A quanto pare, cercando nell'account Instagram di Vetere – ricco di immagini e video che ritraevano il militare durante l’attività di base jumping – sarebbero riusciti a individuare la zona in cui abitualmente praticava quella disciplina.

Quindi si sono recati a Piombino: verso le 2:30 di notte hanno ritrovato prima la sua automobile, parcheggiata all'esterno dell'area recintata dell’ex centrale elettrica, e poi il corpo del loro amico riverso a terra ad alcuni metri di distanza dal traliccio. Una volta dato l’allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale del 118; tuttavia per il giovane non c’era più nulla da fare.

I carabinieri indagano sulla morte del paracadutista

Dopo che è stato constatato il decesso del paracadutista, la salma è stata messa a disposizione della procura di Livorno, che nelle prossime ore autorizzerà l’autopsia. I carabinieri, che indagano sull'episodio, dovranno scoprire se il paracadute ha funzionato regolarmente o se il giovane sia caduto accidentalmente mentre stava salendo sul traliccio dell’alta tensione per raggiungere la sommità da cui si sarebbe lanciato.

Infatti, Emanuele si sarebbe recato da solo verso le 20:30 nei pressi del traliccio per poter praticare il base jumping, ma durante l’esecuzione del lancio qualcosa dovrebbe essere andato storto.

Il base jumping è giudicato molto pericoloso, tanto che diversi Paesi hanno dichiarato illegale questa attività. Infatti ci si lancia da costruzioni oppure da rilievi naturali senza paracadute di emergenza, viste le altezze ridotte da cui ci si libera nel vuoto che ne rendono impossibile l’utilizzo.