Il caso di Caronia è tutt'altro che risolto. Martedì 25 agosto è in programma l'autopsia sul corpo del piccolo Gioele, 4 anni. I resti del bimbo sono stati rinvenuti mercoledì 19 agosto a poche centinaia di metri da dove è stata ritrovata, senza vita, la sua mamma, Viviana Parisi, dj 43enne. Madre e figlio potrebbero essere morti in luoghi e momenti diversi e, ora, sui loro abiti si stanno cercando eventuali tracce di Dna.

I familiari di Viviana e Gioele, intanto, continuano a non credere all'ipotesi che la donna abbia ucciso il piccolo prima di togliersi la vita e il padre della donna ha deciso di affidarsi al team di legali che ha seguito importanti casi di Cronaca Nera come il delitto di Avetrana e l'uccisione di Meredith Kercher.

Attesa per i risultati dell'autopsia sui resti del piccolo Gioele

Martedì 25 agosto, presso il Policlinico di Messina, verrà eseguita l'autopsia sul corpo del piccolo Gioele. I resti del bimbo, scomparso lunedì 3 agosto con la madre, sono stati rinvenuti mercoledì 19 agosto. Come riportato da SkyTg 24, nelle scorse ore l'avvocato Pietro Venuti, legale del marito di Viviana Daniele Mondello, ha spiegato che stamani, sabato 22 agosto, un'equipe di tecnici ed esperti avrebbe dovuto effettuare un nuovo sopralluogo negli impervi boschi di Caronia (dove sono stati ritrovati, in due momenti differenti, i corpi della dj di origine torinese e del suo bambino), ma la Procura di Messina ha preferito rimandare a martedì.

In questo modo, si è voluto permettere ad alcuni periti impegnati nell'esame autoptico - ed in arrivo da altre regioni d'Italia - di prendere parte anche gli accertamenti sui luoghi del ritrovamento.

In attesa degli importanti esiti dell'esame post mortem effettuato dai medici legali, nel pomeriggio di ieri, venerdì 21 agosto, la Polizia scientifica di Palermo ha eseguito, in laboratorio, delle analisi sugli indumenti indossati da Viviana il giorno in cui si è allontanata da casa. Alle delicate operazioni di campionatura ha preso parte anche Elvira Ventura Spagnolo (il medico legale incaricato dalla Procura di Patti). Gli esperti, da quanto si è appreso, vogliono provare a estrarre del materiale genetico dagli abiti per individuare il possibile Dna di altre persone (potenziali aggressori).

In questo modo si vuole confermare - o escludere - la presenza di terzi ai piedi del traliccio di Caronia. Le indagini di carattere genetico-forense, però, sono alquanto complicate: il corpo di Viviana, infatti, era in avanzato stato di decomposizione e di conseguenza il Dna può essersi deteriorato.

I dubbi dei familiari di Viviana e Gioele

I familiari di Viviana e Gioele non vogliono credere che la donna abbia ucciso il suo adorato figlioletto prima di togliersi la vita. L'avvocato Pietro Venuti, in proposito, ha dichiarato: "Pensiamo che Viviana e Gioele siano morti in due momenti e in due luoghi distinti". "Magari - ha continuato - la mamma aveva perso il bimbo e, per questo, è salita sul traliccio per provare ad avvistarlo, precipitando poi accidentalmente, mentre Gioele cadeva da qualche altra parte".

Luigino Parisi, papà di Viviana, ha deciso di affidarsi agli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza. anche i legali del caso Sarah Scazzi considerano l'ipotesi dell'omicidio-suicidio come una "facile via d'uscita". Per loro è improbabile che la donna abbia percorso più di 100 km per togliersi la vita quando avrebbe potuto scegliere il terrazzo di casa. Inoltre, la mattina in cui era scomparsa aveva già messo in preparazione il sugo per il pranzo in famiglia.