Roberto Burioni e il rischio contagio da Coronavirus quando si mangia insieme. A pochi giorni dall'inizio delle festività natalizie, periodo molto temuto dal governo perché si alza il rischio di contagiarsi in famiglia, l'immunologo affronta la questione durante Che tempo che fa, il talk show di Rai 3 condotto la domenica sera da Fabio Fazio. Burioni mostra alcuni esempi di focolai scoppiati proprio a causa di matrimoni o altre ricorrenze, e invita tutti a fare attenzione.
Roberto Burioni a Che tempo che fa
Durante la puntata di Che tempo che fa di domenica 6 dicembre, Roberto Burioni ci tiene a menzionare una "situazione nella quale si concentrano molti fattori di rischio" di contagio. Ovvero, spiega il professore, "quando mangiamo insieme". Burioni spiega che "quando noi mangiamo non portiamo ovviamente la mascherina e stiamo in uno spazio chiuso perché in questo periodo dell'anno non si mangia all'aperto. E quando mangiamo parliamo, perché ci piace chiacchierare a cena". Insomma, prosegue Burioni, "quando mangiamo siamo vicini perché siamo seduti allo stesso tavolo e stiamo a cena più di cinque minuti perché ci piace stare in compagnia".
Burioni: 'Molti focolai epidemici legati a episodi conviviali'
Purtroppo però, chiosa Roberto Burioni, "molti focolai epidemici sono stati legati ad episodi conviviali". Il medico fa l'esempio del Maine, Stato situato nel Nord-est degli Usa. Qui si è tenuto un matrimonio con 55 invitati di cui solo uno era già affetto da coronavirus, ma si sono contagiati altri 30 invitati. Da questo matrimonio, inoltre, è poi "partito un focolaio epidemico" che ha provocato addirittura 177 contagi e sette morti. Un fatto simile, prosegue nel suo intervento Burioni, è accaduto in Italia, in provincia di Pavia, dove si sono contagiati 21 dei 34 invitati ad un matrimonio. Questi 21 hanno poi "portato il contagio a casa", infettando altre 13 persone.
La stessa catena di contagi si è quindi propagata in due scuole e un ristorante.
'Dobbiamo stare attenti'
Alla luce di questi fatti, avverte Burioni, "voi capite che dobbiamo stare attenti". Il suo auspicio è quello di dare "sempre delle buone notizie" come quelle sul vaccino in arrivo. Però, precisa rivolgendosi direttamente ai telespettatori, il motivo della sua presenza a Che tempo che fa non è quello di "raccontare bugie tranquillizzanti", ma di dire in modo esatto "come stanno le cose, in modo che voi possiate comportarvi nel modo più sicuro possibile". Insomma, insiste Burioni, "un conto è mangiare in quattro al ristorante, un altro è fare una cena con 40 persone in una tavernetta senza finestre".
Il medico conclude ricordando che "il pericolo non è passato e il virus è un nemico particolarmente vile" che sfrutta la voglia di festeggiare insieme ai propri cari "per contagiare, per fare ammalare e uccidere le persone alle quali vogliamo bene". Secondo Burioni, infine, "se tutto va bene, tra poco questo incubo sarà dimenticato".