Benno Neumair, indagato per duplice omicidio e occultamento di cadavere, ha trascorso la prima notte in una cella di isolamento della casa circondariale di Bolzano. Il giovane, 30 anni appena compiuti, è sospettato di aver ucciso i genitori, Peter Neumair e Laura Perselli (rispettivamente di 63 e 68 anni). Benno si costituito nella giornata di venerdì 29 gennaio e Martina, la ragazza con cui ha passato le ore successive alla sparizione dei coniugi, travolta da una vicenda più grande di lei, si sta chiedendo: "Ho portato in casa un assassino?".
Il caso di Cronaca Nera, in questi giorni, è seguito con attenzione da "Chi l'ha visto?" e da altre trasmissioni tv.
Notte in isolamento per Benno
Nella giornata di ieri, sabato 30 gennaio, si è svolto presso il Tribunale di Bolzano l'interrogatorio di convalida del fermo. Benno Neumair, da quanto si è appreso, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere e, come disposto, dal giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle, ha trascorso la sua prima notte in isolamento. Per il pm sussisterebbero "tutte e tre le esigenze cautelari", quindi, oltre al pericolo di fuga, ci sarebbe anche il rischio di reiterazione del reato e l'inquinamento probatorio.
Il giovane, nei prossimi giorni dovrebbe essere trasferito nella terza sezione del carcere di via Dante.
Benno, al risveglio, ha fatto un po' di ginnastica e poi ha incontrato i suoi legali. Stando a quanto riportato dai suoi difensori, gli avvocati Angelo Polo e Flavio Mocci, il giovane è parso turbato e provato. "Sta affrontando questa esperienza con angoscia" hanno precisato.
I dubbi di Martina
La sera in cui i coniugi Neumair sono scomparsi, Benno non era a casa. Il giovane, infatti, poco dopo le 22:00 ha raggiunto Martina, una coetanea conosciuta recentemente su Tinder, e ha trascorso la notte con lei, nel suo appartamento di Ora (alla porte di Bolzano). La ragazza, commessa in un negozio del centro città, nei giorni scorsi è stata indagata per favoreggiamento. Forse, senza nemmeno rendersene conto, avrebbe aiutato il trentenne.
Per fargli una gentilezza, infatti, gli aveva lavato gli abiti che indossava e poi li aveva riposti nel suo armadio. Il datore di lavoro di Martina ha dichiarato: "È scossa, incredula, quasi esaurita". Poi, sottolineando che la giovane era solita selezionare con cura le sue amicizie social, ha aggiunto che, ad un certo punto, in lei si è fatto largo il tarlo del dubbio. La commessa di origine argentine, infatti, si sarebbe chiesta se ha davvero ospitato un assassino in casa sua.
La scomparsa ed il fermo
Peter Neumair e Laura Perselli, entrambi insegnanti di liceo in pensione, nella tarda serata di lunedì 4 gennaio, si sono allontanati dalla loro villetta di via Castel Roncolo 22, a Bolzano, Quello che sembrava un caso di scomparsa, però, si è presto trasformato in un caso di omicidio.
Dopo giorni di ricerche infruttuose, infatti, il 18 gennaio la Procura altoatesina ha iscritto nel registro degli indagati il figlio 30enne della coppia. Il ragazzo, supplente alle scuole medie e grande cultore della forma fisica, nonostante i pesanti sospetti era rimasto a piede libero fino a pochi giorni fa.
La versione fornita dal trentenne, a quanto si apprende, non avrebbe mai convinto appieno gli inquirenti e, nel corso degli accertamenti effettuati dai Ris di Parma sull'auto di famiglia, una Volvo V70, sono state isolate delle tracce biologiche riconducibili ai coniugi. Così, a seguito dell'acquisizione di ulteriori elementi, nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 gennaio, Benno è stato raggiunto da un provvedimento di fermo e, come hanno sottolineato i suoi legali, si è costituito in maniera spontanea.