Continuano le ricerche della piccola M., la bimba di 8 anni rapita mentre si trovava dalla nonna a Les Poulières, piccolo comune nel dipartimento dei Vosgi, non lontano dal confine tedesco, nella regione del Grand Est. Come riportato dagli organi di stampa, i tre uomini fermati avrebbero confessato di essere gli autori del rapimento. A loro dire, la mandante sarebbe stata la madre della bambina.

Intanto, da quanto si apprende, il ministero di Giustizia, dopo aver attivato il Dispositif Alerte-Enlèvement (particolare sistema d'allerta nazionale utilizzato nei casi di sospetto rapimento di minore) avrebbe chiesto che non vengano più diffuse foto della bimba. Del caso di cronaca se ne sta occupando il procuratore della Repubblica di Épinal, Nicolas Heitz.

La mamma sarebbe la mandante del rapimento

Nell'ambito delle indagini sul rapimento della bimba di otto anni sarebbero stati fermati tre uomini nell'Île-de-France (regione della Francia settentrionale). I tre, a lungo interrogati, avrebbero ammesso di aver portato via la bambina martedì 13 aprile e hanno indicato nella madre la mandante del sequestro.

I tre presunti rapitori sarebbero già noti alle forze di polizia in quanto vicini all'estrema destra e al movimento survivalista. I cosiddetti "prepper", ovvero gruppi che si preparano in maniera attiva ad affrontare qualsiasi emergenza, catastrofe e mutamento dell'ordine sociale o politico.

La madre, negli scorsi mesi, aveva ricevuto il divieto d'incontrare da sola la figlia. Come ha spiegato il procuratore che sta seguendo il caso la donna, per sua volontà, vive ai margini della società e avrebbe anche rifiutato qualsiasi collaborazione con i servizi educativi.

Il rapimento della piccola Mia

La bimba, dai lunghi capelli castani alta circa un metro e trenta, è stata portata via da tre uomini, con l'inganno e senza violenza, nella tarda mattinata di martedì 13 aprile, mentre si trovava dalla nonna materna a cui è stata fidata, riconosciuta dal giudice come "tiers de confiance" ("terza parte fidata").

Qualche ora più tardi, su richiesta del procuratore di Épinal era stato attivato il Dispositif Alerte-Enlèvement e la descrizione della piccola, come da protocollo, era stata diramata in tutto il Paese. Nonostante la bambina non sia stata ritrovata, però, l'allerta sarebbe cessata e, su richiesta del ministero della Giustizia, si sarebbe deciso di non diffondere più le sue fotografie.

La piccola, secondo gli inquirenti, potrebbe ora trovarsi con la madre, che in passato avrebbe manifestato l'intenzione di voler prendere la bambina e di sparire con lei, per sempre. Secondo la madre, infatti, la loro separazione sarebbe stata ingiusta e ingiustificata. Gli inquirenti non escluderebbero un rapimento organizzato per poi fuggire all'estero.