Il legale della famiglia di Denise Pipitone, l'avvocato Giacomo Frazzitta, ha affidato una perizia grafologica alla grafologa forense Sara Cordella di Venezia. Gli accertamenti sarebbero volti ad accertare l'alibi di Anna Corona. La donna, ex moglie di Pietro Pullizzi (padre naturale di Denise) nei giorni scorsi è stata iscritta nel registro degli indagati dalla procura di Marsala con un altra persona.

Del caso di cronaca, nella serata di mercoledì 26 maggio, se n'è ampiamente occupato la trasmissione Rai "Chi l'ha visto?".

La perizia grafologica

L'avvocato di Piera Maggio, mamma di Denise, ha deciso di affidare una perizia grafologica alla dottoressa Sara Cordella, specializzata in grafologia criminologica e iscritta all'albo dei periti del Tribunale di Venezia. In questo modo si vorrebbe accertare la paternità della firma rilevata sul registro delle presenze tenuto all'interno della struttura ricettiva dove Anna Corona risultava impiegata.

La donna ha sempre sostenuto che il primo settembre 2004, mentre Denise scompariva nel nulla, si trovava sul posto di lavoro.

Tuttavia, dagli accertamenti effettuati, sarebbe emersa un'altra verità. Anna Corona, quella mattina, si sarebbe allontana dall'hotel. Come confermato anche dalla redazione di Federica Sciarelli, infatti, una sua collega di lavoro, Francesca Adamo, avrebbe dichiarato di avere firmato al suo posto il registro presenze, segnando come orario di uscita le 15:30. Adamo ha anche aggiunto che, intorno all'ora di pranzo, in albergo sarebbero arrivate le due figlie di Anna.

Se la perizia grafologica dovesse andare a confermare le dichiarazioni di Francesca Adamo, di fatto andrebbe a cadere uno degli alibi di Anna Corona. L'ex moglie di Pullizzi, che si è sempre dichiarata estranea alla vicenda, negli anni scorsi, era stata già indagata per sequestro di persona insieme alla figlia Jessica.

Tuttavia, la sua posizione era stata poi archiviata.

Le parole dell'ex pm Angioni

Denise Pipitone, quattro anni da compiere all'epoca dei fatti, scomparve poco prima di mezzogiorno, mentre giocava di fronte all'abitazione della nonna materna, nel centro di Mazara Del Vallo (Trapani). Le ricerche - e le conseguenti indagini - vennero subito avviate, ma non hanno mai portato a nulla di concreto. Nelle scorse settimane, dopo anni di stallo, la procura di Marsala ha deciso di aprire un nuovo fascicolo d'indagine.

Maria Angioni, l'ex pm della cittadina siciliana che tra il 2004 e il 2005 indagò sulla scomparsa della piccola, in collegamento video a "Mattino Cinque" ha dichiarato che il maresciallo Di Girolamo avrebbe dovuto mettere una cimice all'interno dell'abitazione di Anna Corona.

"Tuttavia - ha precisato l'attuale giudice di Sassari - ha dovuto desistere perché era pedinato da altri inquirenti". Secondo il pubblico ministero Angioni la bimba sarebbe stata portata via da Mazara da più persone.