Il fatto di cronaca si è consumato a poche decine di metri dalle coste del Sudafrica: in pieno oceano Indiano. Kimon Bisogno, sudafricana di 39 anni, è stata sbranata da uno squalo bianco mentre nuotava a Beacon Isle, nella rinomata località di Plettenberg Bay, nella provincia del Capo occidentale. Originaria di Capetown, la donna stava trascorrendo qualche giorno di vacanza in uno dei resort della nota località turistica insieme al marito e ai figli.

Accortasi della presenza del predatore nell'acqua, ha provato, terrorizzata, a raggiungere la riva, ma lo squalo bianco l'ha raggiunta e aggredita, uccidendola. La scena si è consumata davanti agli occhi increduli e terrorizzati dei bagnanti, del marito e dei figli della donna. Sul posto, allertate da alcuni bagnanti, sono intervenute le forze dell'ordine e una motovedetta del N.S.R.I. (National Sea Rescue Institute), la quale non ha potuto fare altro che recuperare il corpo della sventurata vittima dall'acqua e portarlo sulla spiaggia. Il portavoce dell'N.S.R.I, Craig Lambinon ha dichiarato ai microfoni di TimesLive: “Purtroppo c'è stato un attacco di uno squalo davanti a Central Beach nella quale ha perso la vita una donna”.

È il secondo attacco da parte di squali che si verifica nella zona, perciò le autorità locali hanno disposto la costruzione di una barriera contro questi predatori del mare.

Il racconto di un testimone

“Il cielo quest'oggi era un po' nuvoloso ma c'era comunque un po' di sole, la temperatura era abbastanza calda e c'erano molte persone che facevano il bagno. Tutto sembrava tranquillo, una normale giornata di mare e di relax come tante altre. Poi di colpo abbiamo iniziato a sentire le urla disperate e abbiamo visto le persone che correvano come matti fuori dall'acqua. Abbiamo capito immediatamente ciò che purtroppo era appena accaduto. Eravamo impotenti e terrorizzati”. Questo il breve racconto di un testimone presente sulla spiaggia al momento della tragedia.

Gli attacchi di squali in Sudafrica

In Sudafrica il tasso di mortalità causato da un attacco di squalo è intorno al 27%. Gli attacchi di questi feroci predatori in queste zone sono così frequenti a causa della moltitudine di bagnanti che si riversa ogni giorno in acqua e a causa di una tecnica di immersione chiamata chumming, ovvero calarsi in acqua all'interno di una gabbia metallica. Le tre razze più feroci avvistate nelle acque di questa zona sono lo squalo bianco, lo squalo tigre e lo squalo toro. Lo squalo bianco, fra le tre razze, è considerato il più pericoloso, con i suoi quasi 7 metri di lunghezza e un peso che può arrivare fino a 1.000 chilogrammi. È quasi sempre riconoscibile per la sua pinna di forma triangolare e per il caratteristico muso appuntito.