I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone hanno portato a termine un' operazione contro la criminalità organizzata. È stato infatti emesso nelle scorse ore un provvedimento cautelare dal Tribunale di Catanzaro che ha portato 15 persone a essere sottoposte a custodia cautelare in carcere. L'azione, avvenuta su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), ha complessivamente coinvolto 31 persone, accusate di reati legati all'associazione per delinquere di stampo mafioso.

Si tratta del risultato di indagini avviate nell’ottobre 2020, dopo un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore cutrese

Operazione contro la ‘ndrangheta: le accuse sono di associazione di stampo mafioso

L'operazione condotta dai Carabinieri ha visto impegnati diversi reparti, tra cui lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, specializzato in azioni di contrasto alla criminalità nelle aree più impervie della regione. I destinatari delle misure cautelari sono accusati di appartenere a un’associazione di stampo mafioso, coinvolta in numerose attività illecite, tra cui estorsione, usura, traffico di stupefacenti e detenzione di armi ed esplosivi. Le accuse sono il risultato di lunghe indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, mirate a smantellare il controllo territoriale delle cosche locali.

Le indagini hanno messo in luce un vasto giro di estorsioni e di usura. I Carabinieri hanno sequestrato inoltre ingenti quantità di stupefacenti e di armi, colpendo duramente le reti criminali organizzata che operano nella provincia di Crotone e nelle aree limitrofe.

L'intervento dopo il coordinamento fra Carabinieri e Direzione Distrettuale Antimafia

Un elemento chiave di questa operazione è stato il coordinamento tra diverse unità operative dei Carabinieri, provenienti da più province, e la stretta collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia.

Lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria ha avuto un ruolo cruciale nell'individuare i rifugi dei latitanti e nel garantire che le operazioni si svolgessero in sicurezza, soprattutto in territori difficili da controllare.

L’operazione, condotta con mezzi sofisticati e un coordinamento a livello provinciale e regionale, dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la pervasività della ‘ndrangheta in Calabria.