Il 2 novembre 1975 é una data da ricordare per il mondo dell'arte, del cinema e della letteratura. Proprio in questo giorno che viene ritrovato, all'alba delle 6:30, sulla spiaggia di Ostia in provincia di Roma, il corpo di uno dei più importanti intellettuali, scrittori, registi, sceneggiatori, poeti e letterati dell'epoca: Pier Paolo Pasolini. Aveva 53 anni. Del suo omicidio fu incriminato Giuseppe Pelosi, detto Pino, recentemente scomparso.

Pier Paolo Pasolini era un'artista completo: romanziere, poeta, regista e sceneggiatore. Tra i suoi romanzi più famosi si ricordano Ragazzi di vita, Petrolio e Una vita violenta.

Pasolini apparteneva alla corrente Neorealista, alla quale aveva dato una propria impronta personale con un gergo molto urbano e crudo, quasi violento. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Casarsa della Delizia, in Friuli.

L'omicidio Pasolini

Fin dal momento della sua morte, si sono susseguite teorie del complotto e numerose piste. Alcune volte a screditare l'intellettuale, altre che coinvolgevano ale sfere del mondo della politica e dei servizi. Per l'omicidio fu condannato Pino Pelosi, un 'ragazzo di vita' dell'epoca, recentemente scomparso a Roma.

Secondo quanto ricostruito, Pasolini fu ucciso travolto dalla sua stessa auto, un'Alfa Romeo Giulia 2000 GT Veloce. Alla guida di quest'ultima fu fermato un diciassettenne, Giuseppe Pelosi detto Pino, già noto alle forze dell'ordine per piccoli crimini.

Fu una donna a trovare il corpo senza vita di Pasolini, verso le 6:30 del mattino all'idroscalo di Ostia. Fu Ninetto Davoli a riconoscerlo.

Secondo quanto affermato dal Pelosi, quest'ultimo si trovava in Piazza dei Cinquecento di fronte alla stazione Termini a Roma, la sera prima dell'omicidio, insieme a tre amici più grandi.

Pasolini lo avrebbe avvicinato all'interno del bar Dei e convinto, dietro compenso, a salire sulla sua auto. Sempre secondo il racconto dell'uomo, i due cenarono al ristorante Biondo Tevere di fronte alla basilica di San Paolo, dopodiché si recarono ad Ostia.

Secondo quanto raccontato da Pelosi, in macchina Pasolini provò a fare delle avances al ragazzo, quest'ultimo rifiutò e Pasolini - secondo quanto affermato da Pelosi - lo avrebbe minacciato con un bastone.

Pelosi a quel punto avrebbe strappato il bastone dalle mani dell'intellettuale e lo avrebbe colpito a sua volta, tramortendolo. Quindi lo portò fuori dall'auto e lo avrebbe travolto più volte con quest'ultima. La versione fu ritrattata dallo stesso Pelosi più volte e in diverse parti nel corso degli anni.

La vita e le opere

Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna il 5 marzo 1922 da Carlo Alberto Pasolini, ufficiale di fanteria, e da Susanna Colussi, insegnante friulana. Fin da piccolo si appassionò al disegno e alla scrittura, coltivando negli anni successivi al liceo di Bologna la sua passione per la letteratura, per la filologia e l'estetica delle arti figurative. Nel 1950 si trasferì a Roma con la madre, dove consacrò la sua carriera di poeta, scrittore romanziere e regista di film.

Nella sua vita subì 33 processi giudiziari. Tra i suoi scritti più importanti si ricordano: Petrolio, Ragazzi di vita, Scritti corsari, Poesie, Una vita violenta. Tra i suoi film invece impossibile dimenticare Salò, Teorema, Il Vangelo secondo Matteo e Accattone.