Luca Delfino uscirà dal carcere il prossimo 28 luglio, adesso è ufficiale. Dopo sedici anni e otto mesi di detenzione, il "killer delle fidanzate" - condannato per omicidio nel caso di cronaca nera legato all'assassinio della fidanzata Antonella Multari e sospettato di avere fatto lo stesso con la precedente partner Luciana Biggi un anno prima - lascerà dunque il carcere di La Spezia per essere tradotto nella Rems di Genova Prà Villa Caterina.

La decisione è stata ratificata in seguito alla comunicazione da parte del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che è andata incontro alle richieste del detenuto stesso, che aveva indicato la destinazione come la preferita vista anche la vicinanza a casa e ai suoi famigliari che una volta al mese potranno recarsi lì in visita.

Secondo il tribunale di sorveglianza, l'ex barman è ancora socialmente pericoloso, per questo motivo dovrà passare almeno sei anni e mezzo nella Rems.

Luca Delfino: la preoccupazione dei residenti nel quartiere

I residenti del quartiere di Prà si sono detti preoccupati, in quanto le Rems non sono strutture carcerarie. La direzione del luogo ha cercato di rassicurari comunicando che è stata incrementata la sicurezza, addirittura con l'aiuto di un esperto di arti marziali. I cittadini hanno comunque reagito raccogliendo firme contro il possibile trasferimento di Delfino anche se il suo avvocato, Riccardo Lamonaca, ha chiarito come il suo assistito non abbia intenzione di fuggire, sottolineando che non è "l'Uomo ragno".

Lamonaca ha anzi aggiunto: "È stato un detenuto esemplare".

Dovrà convivere con altri pazienti

I dirigenti del Villa Caterina hanno tuttavia espresso preoccupazione nei giorni scorsi per l'adattamento dell'ex detenuto alla nuova struttura, poiché le regole sono diverse rispetto al carcere. Uno dei principali timori riguarda la convivenza forzata con gli altri pazienti per molte ore al giorno.

Durante questo periodo, sarà di fondamentale importanza evitare potenziali conflitti. Lamonaca al riguardo ha dichiarato di aver parlato con Delfino recentemente che avrebbe chiesto di avere una stanza tutta sua, un'eventualità difficile a detta del legale, in quanto nelle Rems non sono previste stanze individuali. Lamonaca ha aggiunto di conoscere la personalità del suo assistito e teme che non sia ancora pronto a socializzare con altri ospiti.

Potrà avere una tv e una console per videogame

Nella sua stanza, a Delfino sarà consentito avere una televisione, una radio, dispositivi per ascoltare musica e una console per videogiochi. Tuttavia, non gli sarà consentito possedere smartphone o altri dispositivi che consentono il contatto con l'esterno. Il legale ha inoltre aggiunto come Delfino sia ansioso di andare via dal carcere e iniziare questo nuovo percorso "che per lui sarà anche di cura" e non più solo riabilitativo-formativo come nel caso del carcere.