È in arrivo una straordinaria novità nelle tavole, ma soprattutto nella cultura dei siciliani: l'arancino vegano. Una sfida ambiziosa che vedrà uno dei prodotti più amati e consumati della cucina tradizionale siciliana in una veste più moderna e in linea con le esigenze di consumatori che, oltre al gusto, cercano il benessere.

Infatti, la ricetta sarà totalmente diversa dall'originale.

Gli ingredienti base saranno riso nero (chiamato anche "riso venere") e riso rosso fermentato, semi di sesamo e semi di zucca, il ripieno a base di ragù di verdure drenanti e depurative, il tutto ricoperto da sottile panatura di pistacchio tritato da cuocere rigorosamente al forno e senza friggere. Il riso nero è ricco di selenio, manganese e ferro, mentre il riso rosso fermentato è, di recente, entrato a far parte dell'alimentazione delle persone che hanno alti valori di colesterolemia perché contiene la monacolina k, elemento naturale che aiuta a ridurre il colesterolo. Le verdure e i semi sono ricchi di sali minerali, la zucca è ricca di vitamine a ed e nonché il betacarotene.

L'ideatore della ricetta, il messinese Pasquale Caliri, ha presentato il gustoso ed invitante piatto a medici e cuochi a Taormina in occasione del 34° congresso regionale dei cuochi siciliani. Alla base della sua idea, c'è esigenza non solo di rinnovare ma anche di rendere più salutare un alimento molto consumato e apprezzato non solo in Sicilia, ma in tutto il mondo e di inserirlo in un contesto alimentare più moderno.

La cultura vegetariana o quella vegana infatti, non vanno interpretate esclusivamente da un punto di vista etico, bensì anche come una forma di lavorazione ed utilizzazione delle risorse del nostro pianeta che stanno vedendo solo adesso la luce che meritano. La scelta di prodotti vegetali, naturali e freschi, nel rispetto della stessa natura, sta influenzando le abitudini dei consumatori che vogliono migliorare il proprio stile di vita seguendo una dieta ricca di nutrienti e povera di grassi. Un miglioramento a 360° della vita e del pianeta.