Sam Mendes con questo film celebra degnamente i 50 anni di 007 rinunciando ai soliti clichè prevedibili creando un film nuovo, un nuovo Bond. 007 appare stanco,  invecchiato e tormentato dal passato. Daniel Craig interpreta un ruolo  diverso da quello dell'affascinante Sean Connery  o del carismatico Pierce Brosnan: in Skyfall, come dice il titolo, 007 "cade dal cielo", cioè cade l'immagine di eroe che tutto può, che con un clic della penna aziona una bomba e vengono svelate le sue debolezze ed il suo passato. 

Per la prima volta le "bond girls", ragazze bellissime e intriganti che sono state sempre al centro della scena in questi 50 anni, sono marginali; niente bellezze da togliere il fiato,  nessuna storia d'amore, solo banali flirts.

L'unica donna che l'agente segreto dovrà proteggere è "M", il suo capo,  che sarà in pericolo di vita. Niente gadget superaccessoriati, solo pistole e coltelli, l'unico riferimento al passato è il ritorno della mitica Aston Martin d'epoca usata nei primi film della serie. Scene d'azione mozzafiato, un cattivo psicopatico come Javier Bardem e la genialità di creare questo "nuovo" Bond meno eroe e più reale  fanno di questo film un  ponte fra il passato e il futuro, in cui elementi vecchi e nuovi sono sapientemente mescolati per creare la degna evoluzione di 007.