A partire da domani, 23 novembre 2012, torna a Torino il celebre Torino Film Festival, giunto ormai alla trentesima edizione; anche quest’anno ci saranno in concorso pellicole provenienti da diverse nazioni, il programma infatti preannuncia: 70 lungometraggi opere prime e seconde, 43 anteprime mondiali, 11 anteprime internazionali, 13 anteprime europee, 81 anteprime italiane, selezionati da un corpus di opere iniziale che prevedeva circa 4000 film tra corti, medi e lungometraggi.
Ampio spazio verrà dato a Joseph Losey, saranno proiettati tutti i lungometraggi, alcuni dei film pubblicitari e i documentari che questo regista ha realizzato tra gli anni Quaranta e Cinquanta.
Il film d’apertura sarà Quartet di Dustin Hoffman, all’auditorium “Giovanni Agnelli”. Primo film che vede il celebre attore nel ruolo di regista, madrina della serata sarà Claudia Gerini; a chiudere il festival il film di Sally Potter, Ginger & Rosa, come madrina della serata è stata scelta Ambra Angiolini.
Lunedì 26 novembre avevano inserito la premiazione di Ken Loach con il Gran Premio Torino e la proiezione del suo film in anteprima italiana: La parte degli angeli, ma, notizia dell’ultima ora, il regista ha dichiarato che non sarà presente alla premiazione per solidarietà con alcuni lavoratori del Museo del Cinema legati alla cooperativa del Gruppo Rear, questi avrebbero infatti dichiarato di essere sottopagati.
In queste ore si sta disquisendo a lungo anche sulla veridicità di queste accuse avanzate dai lavoratori, ma non ci sono speranze riguardo la possibilità di vedere Loach a Torino.
Con il Gran Premio Torino verrà premiato anche Ettore Scola, durante la serata di chiusura del festival, sabato 1° dicembre. Egli è stato selezionato per lo stile utilizzato per rappresentare il nostro paese, attraverso film che hanno raccontato la storia dell’Italia, i suoi costumi e le sue usanze.
Si preannuncia un Torino Film Festival ricco e interessante, di sicuro il direttore Gianni Amelio e il vice direttore Emanuela Martini insieme al loro staff non deluderanno le aspettative, riusciranno a dare luce e voce a quei film che altrimenti verrebbero schiacciati e dimenticati dalle politiche del mercato cinematografico internazionale.