Il centenario della morte di Bram Stoker, scrittore irlandese che ha dato vita nel 1897 al celeberrimo romanzo intitolato Dracula, si celebra con un’esposizione alla Triennale di Milano in cui compaiono circa cento opere: dipinti, incisioni, disegni, documenti, una carrellata di preziosi emozionanti particolari che vanno dai costumi di scena e video a oggetti storici.

La figura del mitico conte Dracula, immortale vampiro, viene analizzata in tutti i suoi aspetti, destando quel fascino appartenente alle tenebre che se terrificante è al tempo stesso misterioso e sensuale tanto da essere rievocato sin nei nostri giorni.

Una mostra che ha del popolare ma che racconta la storia di una figura nobile tra il fantastico e il reale; storia descritta proprio da Stoker tanto tempo fa dove la presenza di un vampiro e di un castello è perfetta per creare una suspance eterna.

L’esposizione esercita perciò una certa suggestione alla vista, accresciuta dal fatto che durante l’allestimento si è intrufolato un pipistrello vero in carne ed ossa. Il percorso della mostra si suddivide in tre sezioni principali. Tra tendaggi neri e un velo di oscurità si svela dapprima l’immagine di Vlad Dracula, realizzata con olio su tela nella seconda metà del XVI secolo. Questa prima parte introduttiva s’intitola “La realtà dietro il mito” ed è curata da Margot Rauch, conservatrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, da cui provengono vari documenti e opere oltre che il ritratto del conte Vlad, realmente esistito nel XV secolo, il presunto leggendario Dracula.

Successivamente l’esposizione prosegue mettendo in luce aspetti letterari del vampirismo in “Bram Stoker: Dracula”, ovvero in particolare esibendo per la prima volta taccuini e documenti dello scrittore. L’area dedicata alla cinematografia, curata dal critico Gianni Canova, rende omaggio alla storia del vampirismo attraverso videoproiezioni: dalle primissime proiezioni in bianco e nero degli inizi del novecento alle rappresentazioni più contemporanee.

Particolare riguardo è dato al “Bram Stoker’s Dracula” di Francis Ford Coppola realizzato nel 1992. Che dire del potere interpretativo dell’attore Bela Lugosi di Dracula di Tod Browning del 1931!

La mostra non termina qui ma propone la visione del vampiro, in special modo della donna vampiro, o vamp, data dalla storica del costume Giulia Mafai e la scoperta del “Design del Vampiro”, tramite la visita  della dimora ipotetica del sanguinario personaggio notturno, che ha dovuto conformarsi a diverse sfere di contemporaneità nel corso dei secoli; altresì, a completare il percorso l’omaggio al noto fumettista Guido Crepax , rappresenta attraverso diciotto disegni inediti l’incontro di Valentina, il suo personaggio più famoso, con il terribile Dracula. Dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013. La Triennale, Viale Alemagna 6. Per informazioni: www.triennale.org.