E’ un film da non perdere’ Philomena’ di SthephenFrears, e sia l’Italia che l’America mostrano di apprezzarlo ampiamente. L’ordine degliincassi per l’Italia è di 554.000 euro,mentre per l’America il dato aggiornato al 5 gennaio parlava di 19.586.000dollari. Ma quello che in questa storia attrae non è solo lavicenda umana con risvolti sorprendenti, non è solo il quadro delleistituzioni religiose nell’Irlanda degli anni ’50, non è solo la cattiveriadelle suore e il pregiudizio asfissiante che condanna irrimediabilmente legiovani incappate nella tentazione della carne.

Quello che più affascina in questo film, e sta lì la bravuradel regista, è nell’aver costruito la storia attraverso il fitto dialogosolidale tra un giornalista colto e scettico, ma generoso, e una donna dellawork class, che di cultura mastica poco, ma che mantiene, nonostante il pesante fardello di cattiverie e ingiustizie, una fedeincrollabile.

Sarà l’incontro fortuito tra due personalità così diverse,ma bisognose ambedue di riscatto per le ingiustizie subite, a far scattare lamolla della solidarietà e l’impegno del giornalista disposto ad arrivare persinonegli Stati Uniti insieme a Philomena, percercare quel figlio sottratto un giornodi molti anni fa.

La tragedia di questa madre, che a soli vent’anni si vedeportare via il figlio nato da una relazione di lì a poco finita, è totale, mail fervore e la fede la spinge a cercare e alla fine, proprio grazie all’aiutodel giornalista Martin, riuscirà almeno a recarsi sulla tomba di quel figliotanto amato.

Il film è tratto daun libro dal titolo ‘The lost child of Philomena Lee’ scritto da Martin Sxsmith, libro che ha avuto successo e che procede con un ritmo dinamico e serrato; il filo conduttore di tutta la vicenda, condita con pesanti flashback sulpassato della donna e sul muro di silenzio delle suore, rimane il fitto efraterno dialogo tra lei e il giornalista.

Al di là della vicenda, quello che vediamo all’opera è lospirito disincantato e razionale di un uomo che è stato estromesso epesantemente colpito dall’amministrazione Blair, appassionato di storia dellavecchia Urss, ma sinceramente intenzionato ad aiutare Philomena, e il sentimento di fede della donna semplice etenera, vittima anche lei della malvagità delle suore e del pregiudizio dell’epoca.E ancora una volta, quando proprio crediamo che i pregiudizi, oggi, siano finiti,ecco ricomparire sulla ribalta un antico pregiudizio, quello sugli omosessuali.

Nulla mai, pur sul proscenio di un mondo globalizzato ealtamente tecnologico, scompare definitivamente. Il pregiudizio e la malvagitàsono piante perenni e si radicano in ogni contesto attecchendo in ogniepoca. Ma di fronte al male, stupendo è nel film assistere al sodalizioimperituro tra una laicità illuminata e progressista e un sentimento di fedeautentico e incrollabile. Alleati assieme sapranno sradicare la vecchia piantadell’odio e portare luce laddove uomini di chiesa avevano creato solo abbandono, sopruso e crudeltà.

Da vedere dunque, questo film dinamico e di impostazionenarrativa classica e illuminata, per un messaggio di grande speranza cheinfonde nelle coscienze di oggi.