Stromae, al secolo PaulVan Haver, è la rivelazione della sessantaquattresima edizione del Festival diSanremo. Classe 1985, il cantautore belga, invitato da Fabio Fazio e LucianaLittizzetto, ha incantato tutti con la sua toccante performance di “Formidable”.
Trip-hop e musicaelettronica sono i due generi che mescola nelle sue canzoni, mix particolare che l’haportato a scalare le classifiche europee e che lo ha consacrato artista del2013 in Francia per numero di copie vendute. In Italia, dopo la sua esibizionesul palco dell’Ariston, è subito balzato in cima alla classifica di iTunes,piazzandosi al quarto posto delle canzoni più vendute con “Tous les mêmes”(presentata a Che tempo che fa), preceduto da Francesco Renga con “Vivendoadesso”, da “Happy” di Pharrell Williams e da “Controvento” di Arisa.
Stromae ha dichiaratodi amare molto la musica di Tiziano Ferro: “Era venuto in Belgio, avevo sentito il suo pezzo“La differenza fra me e te” e la melodia mi era proprio rimasta in testa, saràstato due anni fa, mi era piaciuta molto la canzone anche se non capivo unaparola di quello che dicesse, mi aveva toccato molto”.
Nei negozi, su iTunes, su Spotify si può trovare ilsuo secondo album “Racine Carrée”, che lo ha portato ad essere definito come l’erededi chansonnier quali Charles Aznavour e Jacques Brel. Stromae viene dallaperiferia di Bruxelles e nelle sue canzoni parla di immigrazione, povertà, didifferenze sociali ma anche di come vorrebbe il mondo. Ha studiato perdiventare fonico, è appassionato dell’immagine in tutte le sue forme e di moda:un artista a tutto tondo, che su YouTube ha totalizzato 280 milioni di click.
Una piccola curiosità: il suo nome d’arte è formatodalle sillabe invertite di “maestro” in verlan, il gergo francese.