Quale sia oggi, tra ipotesi di svendita dei beni culturali pubblici e crolli di Pompei, lo stato dei beni artistico- culturali nel nostro paese ce lo rivelano i dati forniti dal Ministero dei Beni Culturali e relativi all'ultimo dato disponibile del 2013. A leggere tali numeri, riproposti anche dalla versione on line de il "Corriere della Sera", si percepisce una situazione alquanto complessa e diversificata che, come da attendersi, oscilla tra luci e ombre, tra dati rassicuranti e altri meno.

Le luci.

Sicuramente positivo il numero totale dei visitatori per l'anno 2013, che ha superato di gran lunga la cifra di 20.000.000 di persone, in crescita rispetto al 2012 di oltre un milione di unità.

L'introito complessivo derivanti da tali presenze è invece pari a 113 milioni di euro, anche esso in crescita rispetto i due anni precedenti ( anche se rispetto al 2011 diminuisce il numero di biglietti staccati, perciò il maggior introito sembrerebbe derivare da un aumento dei ticket di ingresso), di quasi 10 milioni di euro ( nel 2012 l'introito fu di 104 milioni di euro circa).

I siti più visitati.

La ricerca del Ministero dei Beni Culturali stila anche una graduatoria dei 30 siti culturali più visitati. Al primo posto troviamo, quasi prevedibilmente, quello che comprende il circuito archeologico del Colosseo, del Foro Romano e del Palatino, che ha accolto nel 2013 oltre 5 milioni e mezzo di visitatori e raccolto introiti per quasi 40.000.000 di euro.

Si passa poi per i siti di Pompei e Ercolano (che vivono oggi purtroppo una situazione molto difficile), la splendida Villa Adriana a Tivoli, le Grotte di Catullo a Sirmione, per finire con imusei di molte grandi città come Milano, Torino, Venezia, Roma. Chiude la graduatoria del Ministero, il Museo Nazionale del Bargello a Firenze con 207.240 visitatori per un introito di 473.902 euro.

Le ombre.

Accanto a tanta ricchezza e a tanta potenzialità di crescita, che peraltro si è tradotta negli ultimi anni in reale capacità di crescita, rimangono tuttavia alcune pesantissime egravi ombre, che riguardano soprattutto quella che è la mancatavalorizzazione del tesoro inestimabile dei beni artistico- culturali italiani, che permane tutt'ora non sfruttato e ancora non del tutto censito.

Un dato su tutti dovrebbe fare riflettere i responsabili al patrimonio artistico italiano: il solo Museo del Louvre, nel 2013, ha conteggiato oltre 9 milioni di visitatori. Che rappresentano la metà circa del totale dei turisti entrati nei nostri 30 siti artistico- culturali più visitati. Segno che resta ancora tanto da fare per quanto riguarda la valorizzazione del patrimonio italiano e per trasformare un settore potenzialmente straordinario in quanto a capacità di creare ricchezza, in un reale serbatoio di risorse.