In corrispondenza con il pleniluniodel Toro, che quest'anno cadrà il 14 maggio, torna la celebrazione del Wesakacquariano.
Secondo la tradizione, nel 1919 il Maestro DjwalKool, conosciuto anche come "il Tibetano", comunica in astrale adAlice Bailey la necessità di celebrare, durante ogni plenilunio del Toro, lafestività del Wesak, ossia l'incontro fra il Buddha, il Cristoe tutti i Maestri della Grande Fratellanza di Shamballa e di rendere talecerimonia pubblica ed aperta a tutti.
Il Maestro Djwal Kool insegna che il Wesakrappresenta un momento privilegiato in cui l'uomo può collegarsi al divino.
Il Wesak, pur essendo unafesta di ispirazione buddista, rappresenta un momento di comunione per tuttal'umanità, indipendentemente dalla razza o dalla religione: la sua Benedizioneè rivolta a tutta l'umanità.
Ed alloraspostiamoci con la mente e la visione fra le impervie vette dell'Himalaya, frala catena del Karakorum e quella del Kun Lun, alle pendici del monte sacroKailash, nella valle segreta in cui ha luogo la celebrazione del Wesak.
Nessunogiunge per caso in questo luogo: sia chi vi arriva fisicamente, sia chi vigiunge consapevolmente col corpo di luce, sia chi vi arriva inconsapevolmentedurante il sonno, è li con il consenso della gerarchia: si tratta di guidespirituali, discepoli, Maestri di ogni ordine e grado, appartenenti allepiù svariate correnti filosofiche, religiose, o esoteriche.
Accanto aloro, giungono inconsapevolmente tutti coloro che in qualche modo stannocollaborando all'evoluzione umana.
Sull'altareal centro della valle, viene posta una grande coppa di cristallo piena d'acqua,mentre i pellegrini pregano e cantano.
Quando tuttoè pronto per la cerimonia, arrivano i Grandi Iniziati della Gerarchia, perpresenziare al rito, nel loro Corpo di Luce.
Si trattadei grandi Maestri che nel corso dei secoli hanno contribuito incessantementealla crescita degli esseri umani ed ora, concluso il ciclo di incarnazionisulla Terra guidano l'Umanità dai piani Superiori dell'esistenza.
Vicinoall'altare, al centro del gruppo dei Maestri, si materializza nel suo Corpo diLuce, il Cristo, giunto nella valle per ricevere la benedizione del Buddha eriversala, potenziata dalla sua stessa energia, sulla Terra.
Ed eccogiungere da nord-est il Buddha.
Con la manodestra alzata in segno di benedizione, si ferma sulla roccia sacra.
Unavibrazione di pace si irradia per la valle, che fa sbocciare sbocciano gli irisviola, fiori di pace e di guarigione, simboli del Wesak.
Il Buddha,rimane manifesto per otto minuti, poi lentamente scompare.
Ipartecipanti si avvicinano all' altare, dove riceveranno dalle mani dei Maestriun sorso d'acqua attinto dalla coppa di cristallo.
Simbolo del Wesak è la preghiera nota come: La GrandeInvocazione:
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere
ristabiliscano il Piano sulla Terra.