Ritrovato il terzo manoscritto dell'Infinito di Giacomo Leopardi. La regione Marche lancia così un messaggio al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Mibac, per fare in modo che il manoscritto resti nella regione come un documento dello Stato e non finisca in mano ai privati. Il documento è stato però presentato già pubblicamente all'università di Macerata.
Andrà all'asta con un valore base di 150 mila euro
Il pezzo si trovava in una collezione privata, ritrovato dal direttore degli istituti culturali in un comune di Macerata, Luca Pernici.
Secondo l'assessore alla cultura della Regione è un bene troppo prezioso per far sì che venga venduto o ceduto a privati. Se le cose però non prenderanno una piega diversa il prezioso documento andrà all'asta con un valore base di 150 mila euro.
La revisione dell'autenticità del documento
Il documento è stato analizzato da Marcello Andria per valutarne l'autenticità, uno dei massimi esperti degli autografi del poeta Leopardi e un grande conservatore dell Carte Leopardi alla Biblioteca di Napoli. Inoltre è stata certificata anche l'esclusione di ogni possibilità di ricalco. L'autografo sarebbe accompagnato dalla raccomandazione alla carriera militare di uno dei nipoti di Giacomo Leopardi.
Il destinatario sarebbe il priore di Santa Vittoria. L'autografo sarebbe realizzato tra il 1821 e il 1822 e sul retro vi sono la nota di assunzione al protocollo e un piccolo quadratino di color verde sbiadito ossia il bollo di Montefalcone Appenino