La grande notizia è che stavolta si è riusciti addirittura a camminare (e respirare) in tutto il centro storico di Lucca, da anni area destinata interamente alla prima fiera del fumetto d'Europa. Ebbene sì: Lucca Comics 2015, la quattro giorni dedicata al fumetto, all'animazione, alle sfilate ed eventi live, è andata davvero bene anche su questo, e in pochi ci avrebbero giurato. In pratica un trionfo.

Merito di tutto ciò, una saggia programmazione, basata quest’anno su biglietti ad esaurimento con prezzi differenti a seconda delle giornate (più cari quelli del weekend), e la tradizionale ed assolutamente capillare copertura di eventi "fumettosi".

Numeri e presenze

I numeri della manifestazione parlano chiaro: quattro giorni di fiera ed una guida agli aventi di quasi settanta pagine, le cinque sezioni Comics, Games, Junior, Music&Cosplay e Movie, debordanti con 28 aree del centro storico coinvolte, oltre 900 giornalisti e addetti ai Media accreditati, più di 700 stand presenti al festival, 582 eventi principali realizzati, 900 bambini delle scuole protagonisti delle attività Junior, 1.000 aspiranti disegnatori che hanno potuto incontrare gli editori, 1.500 iscritti alle sfilate Cosplay, 75.000 i metri quadri occupati dalla manifestazione e 208.413  “mi piace” su Facebok per oltre 1 milione di persone raggiunte.

Numeri che fanno paura e che si uniscono ai 220 mila biglietti totali staccati (di cui 150 mila in tre giorni), e le 82 mila presenze nei giorni più “calmi”, il giovedì ed il venerdì.

Ritorno alle origini

Non c'è record storico di visitatori (qualche unità in più registrata nel 2014), ma senza dubbio è un ottimo prologo per l’edizione del 2016, quella dei cinquant'anni di Lucca Comics che si inizieranno a festeggiare dalla prossima primavera: sarà infatti "Collezionando", la nuova mostra mercato del fumetto d’antiquariato e da collezione, attiva il 19 e 20 marzo al polo fieristico di Sorbano, ad aprire un anno pieno di iniziative in tema.

Domanda: questo ritorno all’antico del polo Lucca Comics potrebbe rappresentare un tentativo di recuperare una sorta di identità originale, quella delle vignette su pagina, ultimamente apparsa perduta tra anteprime di film e videogame, concerti e sfilate di fan in costume?

“Assolutamente no”, ribatte convinto Renato Genovese, direttore di Lucca Comics&Games: “Lucca Comics non ha mai dimenticato il fumetto perché è stata da sempre attenta alla sua evoluzione: oggi il fumetto è legato indissolubilmente a cinema, animazione e videogiochi, e non è possibile non considerare tutto ciò. Dare ancora più spazio al fumetto d’antiquariato, rinsalda la tradizione nel segno di un'identità che è sempre stata ben chiara”.  

Ritorno al futuro

Non c’è dubbio che questa identità possa (e debba) continuare ad evolversi: l’ultima frontiera è dunque figlia diretta di quelle vignette che oggi sono antiquariato d’Arte: se è già passato il fumetto 2.0 (il motion-comic, nel quale la supereroistica Marvel sta investendo parecchio), il futuro è il fumetto 3.0, quello virtuale.

Per informazioni, chiedete lumi ai funamboli di oniride.com: hanno sviluppato il sistema GOOFO, quello che con un visore di cartone ecosostenbile, applicabile al proprio smartphone, permette di entrare dentro un fumetto (ci sono scene, non più vignette) per immergersi direttamente nella “Realtà Virtuale Immersiva” di storie scaricabili al momento da Play ed App Store. Chi diceva che a fare fumetti non c’era futuro?