Sta approdando in Senato il disegno di legge contenente la proposta di abrogazione della normativa che, introdotta nel 1968, permette l'uso degli animali negli spettacoli circensi. I circhi, considerate imprese con finalità sociale, ricevono tutt'oggi finanziamenti pubblici pari a circa 7 milioni di euro dal ministero dei beni culturali, fondo per lo spettacolo, che è pronto ad abolirli entro il 2018.
Con questa legge non si vuole vietare lo spettacolo circense in sé ma abolire l'uso sconsiderato degli animali. Gli spettacoli circensi dovrebbero dunque colmare il vuoto di queste presenze, con più trapezisti, clown, giocolieri ed acrobati, cosa che già succede nel resto d'Europa con profondi apprezzamenti del pubblico pagante. Gli animali nel circo, come leoni, tigri, elefanti, giraffe, spesso vengono legati e rinchiusi in spazi angusti, per essere ammaestrati e traslocati in ogni dove a vantaggio delle tasche dei loro proprietari senza scrupoli. Recente è il calo di vendite negli ingressi, anche offerti gratuitamente, alle scuole pubbliche ed al pubblico in genere, proprio per sensibilizzare l'utenza in merito a questa tematica ed al rispetto verso animali che dovrebbero essere liberi nel loro habitat e non rinchiusi su camion per migliaia di chilometri.
La proposta di legge, presentata dai ministri Franceschini e Padoan, ha avuto il plauso di tutti gli animalisti e di Carla Rocchi, presidente Enpa (ente nazionale protezione animali)
I circhi in altri Paesi
In altri Paesi d'Europa sono in vigore divieti totali e parziali dell'utilizzo di animali a fini circensi come Grecia e Malta, l'uso e l'importazione di specie selvatiche in Olanda, Norvegia, Belgio, Austria. Oltreoceano, in territorio statunitense e precisamente nelle Hawaii, si vieta l'importazione e il maltrattamento di specie come orsi, leoni e coccodrilli. Tornando al vecchio continente, in Repubblica Ceca saranno chiusi entro il 2018,tutti gli allevamenti di animali da pelliccia. A riguardo, in Italia se ne contano oltre 200.000 tra visoni e altre specie. Probabilmente la nuova legge porrà un freno anche a questi traffici, con un occhio di riguardo magari ad alcuni zoo o parchi dove gli animali non vengono costretti a comportamenti contro natura.