Batman V Superman è uno di quei film in grado di creare contrasti prima ancora della sua uscita. Fra petizioni per rimuovere Ben Affleck e giudizi stroncanti prima ancora dell’uscita dei trailer, uno dei blockbuster più costosi della storia del Cinema (ben 258 mln di dollari è costata la pellicola alla Warner) è così arrivato nelle sale a raccontare lo scontro fra i due supereroi più famosi della DC e lanciare il più ampio progetto con cui la casa editrice cerca di contrastare lo strapotere cinematografico della concorrente Marvel.

La trama in breve

È la voce narrante di Bruce Wayne ad aprire il film, che assiste da comune cittadino al terribile scontro fra Superman e il Generale Zod, scontro che abbatte uno dei grattacieli in cui lavorano molti dei suoi dipendenti. È di fronte questo devastante scontro che l’alter-ego di Batman comincia a sviluppare un’impotenza rabbiosa, che si trasformerà nella sete di vendetta che lo perseguiterà per tutta la durata del film.

Il deserto, Lois Lane nei guai con una difficile e pericolosa intervista a un gruppo di ribelli, l’intervento di Superman per difenderla da morte quasi certa e un gruppo di loschi figuri che si allontanano dopo aver seminato morte nel campo, è la seconda sequenza su cui il film si sposta.

Le conseguenze dell’intervento del supereroe, troppo buono ma anche troppo forte, ancora una volta ricadono sugli innocenti che non riesce a salvare e di fronte a questi eventi la senatrice Finch comincia a interrogarsi sull’opportunità di reprimere l’azione di un essere all’apparenza invincibile e perciò stesso incontrollabile.

A quel punto la proposta di Lex Luthor di usare ciò che resta del pianeta Kripton per creare un’arma in grado di sopprimere Superman sembra quantomeno interessante agli occhi del governo americano. Se in tutto questo intreccio di intenti conflittuali una certa supereroina fa capolino a Metropolis in incognito, il sospetto è che la nascita di Superman abbia creato una reazione a catena ormai inarrestabile.

Angeli, demoni o semplicemente troppo umani?

Di carne a cuocere, nei centocinquantuno minuti del film, ce n’è davvero tanta. Nella foga di lanciare il suo universo cinematografico, la DC Comics carica Batman v Superman di troppi leit motiv, e quello che non viene spiegato verrà sviluppato negli stand alone che seguiranno (primo fra tutti il film dedicato a Wonder Woman, in uscita nel 2017). E se i troppi eventi confondono e comprimono lo spazio per l’approfondimento, la pellicola si rivela comunque un buon film di supereroi dai ritmi incalzanti, dove i toni dark e thriller si alternano a scene di lotta e devastazione esasperate.

Il tratto più interessante del film diretto da Zack Snyder è la prospettiva da cui vengono analizzati un Batman quasi milleriano, cinico e indurito dalla lotta al crimine, e un Superman ottusamente buono, così desideroso di essere accettato da non accorgersi che non basta fare “la cosa giusta” per ottenere l’approvazione del prossimo.

Più che un film sui due supereroi, si rivela una narrazione sul concetto di supereroe, sul conflitto fra due idee distorte, quella di divinità onnipotente e benevola e quella di demone distruttore.

Le caratterizzazioni spiazzano, le conclusioni possono non piacere, ma la DC Comics riconferma una prospettiva più matura e dark nella sua visione dei supereroi al cinema, senza appiattirsi sul format della commedia per famiglie con effetti speciali. Buona davvero la prova attoriale del fin troppo osteggiato Ben Affleck.