Sta per approdare alla Camera, nel prossimo mese di marzo, la decisione se approvare o meno, su volontà del malato, l’eutanasia su malattie terminali, ultima spiaggia per evitare atroci sofferenze. Nella vicina svizzera, si può concretizzare l'idea, con qualche migliaia di euro. Lo spiega la signora Paola Ciro torinese (mediante un'intervista rilasciata al quotidiano La stampa) malata dal 2002 di sclerosi multipla che dopo essersi rivolta a varie associazioni, ha trovato accolta la propria decisione di lasciare questo mondo, alla modica cifra di 10000 euro.
Tanto, vale il viaggio di sola andata per l 'aldilà, dopo visite mediche premorte associate ha sedute psicologiche per cercare di palpare e magari ostacolare la scelta di chi, straziato dal dolore, vuole posticipare la propria ora. Ormai immobilizzata ha letto, sa per certo che la sua malattia, finirà per atrofizzare tutti i suoi muscoli, fino a bloccare il cuore, riducendola a un vegetale. La signora non sa ancora quando riceverà la chiamata per recarsi in clinica, conosce solo le modalità della sua scelta, che sarà indolore, mediante un gastro protettore, seguito da un veleno in un bicchiere.
Eutanasia in Europa
Mentre in Italia è un reato praticarla, nel resto dell'Europa si segue un filone di pensiero molto variegato.
I cugini francesi dal 2005, applicano la legge Lionetti, seguendo il pensiero di “lasciar morire, in Olanda è consentita dal 2002. La approva anche il Belgio ha settembre dello stesso anno, estendendo l applicazione anche hai minori. Nella sola Olanda, sono state aiutate a morire 4000 persone l'anno, la Gran Bretagna permette l'interruzione delle cure in casi senza speranza.
Passiva anche in Svezia e Austria, consentito interrompere le cure in Danimarca, Norvegia, Ungheria, Spagna e repubblica ceca. Vietata la modalità passiva e attiva in Portogallo, dove solo in casi gravi si può optare per la sospensione delle terapie. Rimane il bel paese, dove si accenderà una discussione in aula, come da calendario di governo, per il solo testamento biologico per poi approdare in autunno come referendum.