Festeggiare sembra essere un bisogno ancestrale, poiché rappresentava un aspetto fondamentale della socializzazione. Gli psicologi evoluzionistici cidicono che raggrupparsi ingruppi di persone e muoversi ritmicamenteinsieme agli altri èun usanza dei nostri antenati, che usando la danza trovavano ilmodo di comunicare, socializzare e sopravvivere insieme agli altri membri del proprio gruppo. Chi possedeva l'abilità di coordinare i movimenti al meglio e a tempo di musica, aveva più chance di sopravvivere.

La concezione moderna dei party

Émile Durkheim, un sociologo francese ci spiega comele persone che ballano e si muovono a tempo di musica con gli altri, dicano di sentire una certa "elettricità" piacevole che si diffonde in tutto il loro corpo.

Questa sensazione viene provata dalla maggior parte delle persone ed è l'elemento portante di tutte le religioni, che si basano sulla socializzazione. Questa forza trasporta gli individui in un mondo di benessere, sollevandoli al di fuori dei propri corpi e dandogli la sensazione di essere in contatto con un'energia esterna e straordinaria.

I 'party' degli antenati

Molto spesso gli antenati facevano dei loro "party" dei rituali religiosi. Gli esempi che si possono trovare nel corso della storia di queste feste sono davvero tante e spaziano dall'alba dei tempi fino ai giorni nostri. In accordo con il passato, ogni party ha bisogno del suo "sciamano" che deve portarecoloro che vi partecipano in un altro mondo, oggi questa figura è incarnata dal dj.Analizzando il DNA dei nostri antenati danzatori, gli scienziati hanno trovato un gene in comune, che permetteva ai ballerini di socializzare al meglio.

Quindi, danzare per attrarre eventuali partner fa partenon solo della nostra cultura, ma è scritto nei nostri geni. Detto questo è ovvio pensare che i party in discoteca non sono eventi per persone poco serie, ma sono un'ottima occasione per socializzare e per liberare la nostra mente allenandoil nostro corpo, seguendo le orme dei nostri antenati.