Sabato 28 Ottobre il mecenate napoletano Giuseppe Morra inaugura lo spazio museale Casa Morra. Il luogo deputato all'ampia collezione Morra vanta più di 2000 opere che appartengono alle più svariate correnti artistiche come la Poesia Visiva, l'Azionismo Viennese o il Living Theatre. Il Palazzo Ayerbo d'Aragona Cassano che le ospita solo in anni recenti è stato riconosciuto quale patrimonio storico-monumentale della città, quindi costituisce a sua volta un'opera d'arte.

Un nuovo modo di fare arte

Al di la del valore di riqualificazione sociale e artistica di un luogo a lungo dimenticato, lo spazio inaugurato da Morra si pone in chiave up to date rispetto al canonico concetto di museo.

L'allestimento del Palazzo infatti è stato concepito non solo come archivio di arte contemporanea, ma come un'ambiente aperto, laboratoriale, in grado di restituire e stimolare la riflessione e la ricerca artistica mediante la partecipazione.

Il progetto Casa Morra non si esaurisce in un tempo breve, la pianificazione delle mostre che si alterneranno al suo interno coprono infatti l'arco di 100 anni. Un tempo durante il quale attraverso giochi di rimandi, attraversamenti e ritorni l'arte dialogherà con se stessa attraverso gli interpreti che vi faranno parte.

Il gioco dell'oca

L'anima dell'iniziativa fa riferimento proprio al percorso simbolico del gioco dell'oca, lo statuto di Casa Morra si regge quindi suuna casualità che pone in essere un divenire ogni volta diverso, creativo e dove gli elementi che vi fanno parte si rimescolano in maniera inedita.

Le numerazioni delle stanze che ospitano i diversi artisti, sono per questo motivo disposte disordinatamente, per sottolineare il concetto.

L'evento inaugurale si apre con un inedito dialogo di opere di John Cage-Marcel Duchamp-Allan Kaprow, seguito dal concerto del musicista Daniele Lombardi e quello di Emanuel Dimas de Melo Pimenta.

Performance che si inseriscono appieno nello spirito di Casa Morra in quanto come sostiene la voce d'usignolo della serataAna Spasic "si collocanoin un contesto aperto e partecipativo qualeattoperformante posto in esserenell'hic et nunc di un momento che non potrà mai essere restituito nello stesso identico modo".